E anche sul rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici, il Governo pare puntare sul merito. Ieri 18 maggio, il ministro Marianna Madia ha parlato di 'rilanciare il valore sociale dei lavoratori pubblici onesti' rispondendo al question time alla Camera. Il ministro ha spiegato che il Governo sta lavorando a trecentosessanta gradi per il rinnovo dei contratti e per mettere a punto delle norme che sanzioneranno chi sbaglia. Dopo aver definito gli anni passati 'un racconto decadente dei dipendenti pubblici', ha affermato che il Governo ha il dovere di valorizzare socialmente i lavoratori della pubblica amministrazione perché questi lavorano per la comunità e lo Stato.

Valorizzare i lavoratori pubblici con il rinnovo del contratto?

Continuando il suo discorso, la Madia ha assicurato che si sta lavorando per riaprire la stagione contrattuale. Ha sottolineato che il sistema attuale, definito "ereditato", è ingiusto e non premia il personale pubblico che 'fa bene'. A questo si aggiunge che i dipendenti pubblici attuali sono troppo anziani e precari. L'obiettivo del Governo è riformare la Pubblica Amministrazione tramite decreti che legheranno le carriere dei dirigenti ai risultati che conseguiranno nel tempo. Ha parlato di un cambiamento del sistema di reclutamento, che si baserà sui bisogni reali delle amministrazioni e di una Scuola dove si creerà 'alta cultura pubblica'.

E dopo le parole, ecco i fatti

Ma se il Governo sta lavorando a 360 gradi per rinnovare il contratto dei lavoratori pubblici, com'è che quest'anno la mancanza di finanziamenti ha portato in busta paga meno di dieci euro (lordi) di aumento? Il rinnovo contrattuale prevede solo norme punitive per chi sbaglia, o si pensa anche a rivedere la parte economica spettante al lavoratore pubblico?

L'argomento resta sempre fronte di scontro tra Governo e diretti interessati, che al momento hanno solo ascoltato tante parole e niente fatti. Bisogna ancora restare in attesa di vedere cosa partorirà questa volta il team di Renzi.