In tempo reale vi stiamo aggiornando sui risultati esame avvocato. Dopo avervi indicato le percentuali dei candidati ammessiper le singole Corti di Appello che fino ad ora hanno pubblicato gli esiti, vi aggiorniamo sulle ultime notizie in merito. A Bari gli idonei risultano 591 con una percentuale di candidati ammessi del 45%. A Catania gli avvocati che avranno la possibilità di affrontare il colloquio sono 543 su 1168 (la percentuale è del 46,48%). Infine per l'attesa Corte di Palermo la percentuale si attesta sul 40%.

Esame avvocato 2015/16: il voto numerico

Gli elaborati scritti dell'esame avvocato mancano spesso di segni grafici di correzione e di motivazione del risultato, appuntando semplicemente il solo voto numerico. Tuttavia, secondo l'art. 46 della legge n. 247 del 2012, la commissione dovrebbe indicare 'le osservazioni positive o negative nei vari punti di ciascuno elaborato', osservazioni utili al voto finale. L'art. 46 non è altro che 'una modalità di estrinsecazione del dovere di motivazione'.

In conclusione, secondo il sito 'SalvisJuribus', il mero voto numerico è illegittimo e quindi dovrebbe esserci anche una motivazione fraseologica. Anche per questo motivo, è partito il ricorso esame avvocato 2015 presso diversi studi legali, tra cui vi segnaliamo quello dell'avvocato Francesco Leone.

Abilitazione all'estero: la Spagna

Per gli avvocati non ammessi si prospettano quindi tre alternative: il ricorso, l'abilitazione all'estero o riprovare ad affrontare l'esame d'avvocato col dubbio e la paura di non riuscire a superarlo di nuovo. Molti decidono di partire per conseguire l'agognata abilitazione, spesso in Spagna.

Ecco in sintesi l'iter:

  • chiedere l'omologazione del titolo di laurea presso l'ambasciata spagnola che ha sede a Roma;
  • affrontare gli esami integrativi;
  • frequentare il 'Master en Abogacia y Practica Juridica';
  • superare il test attitudinale a risposta multipla e una prova scritta;
  • l'avvocato che consegue l'abilitazione in Spagna diventa 'abogado';
  • ritornato in Italia dovrà iscriversi al registro degli avvocati stabili e potrà esercitare la sua professione, ma firmandosi per tre anni col titolo di 'abogado'. Successivamente, potrà iscriversi all'Albo Ordinario ed essere integrato col titolo di avvocato. Per chi non vuole attendere i 3 anni, dovrà fare richiesta al Ministro di Giustizia e affrontare delle prove per compensare la disparità di formazione.

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