Il colloquio orale preoccupa tantissimo coloro che devono sostenere l'Esame di Maturità 2016. Tutti i maturandi infatti sono alla ricerca di appunti, slide e mappe concettuali per poter affrontare al meglio la prova e per poter ripetere tutto nel breve tempo possibile. In questo articolo vi proporremo degli appunti sulla vita e sulla poetica di Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo.

Eugenio Montale

Nasce a Genova nel 1896. L'autore studia ragioneria e consegue il diploma ma al tempo stesso ha la possibilità di poter coltivare i suoi interessi letterari e di frequentare anche biblioteche e lezioni private.

La sua formazione è stata autodidatta in cui la letteratura e le lingue straniere sono la radice della sua formazione. Nel 1924 conosce Paola 'Edda' Nicoli, presente in Ossi di Seppia e ne Le occasioni. Quando si afferma il fascismo, Montale ne prende subito le distanze e sottoscrive anche il Manifesto degli intellettuali Antifascisti di Benedetto Croce. La sua distanza dal fascismo non è tanto politica quanto culturale. In questo periodo si chiude in se stesso e vive la vita con un profondo senso pessimistico e negativo. Nel 1927 giunge a Firenze ma la vita quisi trascina per il poeta tra incertezze economiche e complicati rapporti sentimentali. Trascorre l'ultima parte della sua vita a Milano diventando anche redattore del Corriere della Sera.

Muore nel capoluogo lombardo nel 1981, prima di compiere 85 anni.

La poetica di Montale rappresenta espressione di alta cultura che riesce ancora oggi ha interpretare i problemi dell'uomo. Al centro della sua poetica c'è il disagio esistenziale, il pessimismo, la polemica contro le abitudini della società di massa. Nel 1925 la raccolta 'Ossi di seppia' rappresenta la grande aridità della vita dalla quale è impossibile cogliere il senso di vivere.

Con Ossi di seppia allude alla condizione di vita che è ricondotta all'inconsistenza. Fa riferimento ad un muro che imprigiona l'uomo e non gli da scampo. Il pessimismo è all'interno di tutta la sua poesia. Montale rifiuta un linguaggio fatto di simbolismi e privilegia invece un lessico basato sulle cose comuni. Con la metrica fa riferimento spesso alla tradizione ma con dei procedimenti che spesso rompono con la norma.

Salvatore Quasimodo

Nasce a Modica nel 1901 e muore a Napoli nel 1968. Nel 1916 si iscrisse all'istituto tecnico di Palermo e conseguì il diploma. Si trasferì a Roma dove era intento a terminare gli studi di ingegneria ma per precarie condizioni economiche dovette dedicarsi ad umili lavori. Le difficoltà terminarono quando nel 1926 venne assunto come geometra al genio civile di Reggio Calabria. Così poté dedicarsi all'opera letteraria e grazie a sua moglie riuscì ad inserirsi negli ambienti letterari. Maturò il gusto per lo stile ermetico. Durante la guerra professava idee antifasciste ma non partecipò alla Resistenza.

Nella prima fase dell'evoluzione della sua poetica aveva mostrato interesse per la Sicilia.

Successivamente si dedicò all'opposizione antifascista soprattutto in 'Giorno dopo Giorno'. Nella sua opera letteraria fa emergere il suo carattere pensoso e umano. Nelle raccolte come 'Acque e terre' oppure 'Ed è subito sera' sviluppa temi come la solitudine. Fu grande rappresentante dell'Ermetismo la le tragiche esperienza di guerra lo fecero allontanare dagli aspetti più rigidi. Nelle sue opere l'autore vuole mostrare la volontà di cambiare la realtà e trasformarla in un mondo migliore.

Ecco dei semplici appunti per sostenere un buon colloquio orale e stupire la commissione.