La materia Pensioni è talmente vasta che spesso si corre il rischio di non sfruttare a pieno tutte le possibilità che vengono offerte dalla normativa vigente. Esiste un istituto poco conosciuto che è quello della pensione supplementare che offre la possibilità di percepire un surplus di pensione per contributi versati. Questo supplemento di pensione spetta a coloro che hanno versamenti nella loro storia lavorativa, effettuati in diverse casse previdenziali. Negli ultimi giorni, la pensione supplementare è tornata di attualità per via della probabile riforma delle pensioni che sarà inserita in Legge di Stabilità.

Ecco alcune novità su questo importante strumento.

Pensione supplementare alternativa a ricongiunzione e cumulo?

Molti italiani, nella loro storia lavorativa hanno cambiato lavoro passando dal pubblico al privato, o dal lavoro autonomo a quello da dipendenti. Le norme non sempre consentono di riunificare i contributi e quando lo concedono, spesso sono a spese dei pensionati.Le vie che concede l’Inps in questo caso sono quelle della ricongiunzione (onerosa), il cumulo o la totalizzazione. Ci sono casi in cui questi contributi non vengono utilizzati per ottenere la pensione e quindi rischiano di andare perduti. Vuoi perché al cittadino, conti alla mano, non conviene pagare di tasca propria la ricongiunzione, o perché i contributi versati in fondi diversi dall’INPS non bastino per vedersi riconosciuta una pensione autonoma da parte del fondo stesso, spesso i pensionati non utilizzano parte dei contributi che hanno versato.

In questo caso è necessario sapere che è possibile ottenere una pensione in più, o meglio una piccola somma aggiuntiva alla pensione che già viene percepita, la pensione supplementare appunto. Su questo, il responsabile economico del PD, Taddei auspica un intervento che renda possibile e più sfruttabile versare contributi in casse diverse dall'INPS, come quelle della gestione separata.

Infatti va evitato lo spreco dei contributi a cui sono soggetti i lavoratori oggi. Infatti le soglie minime di contributi da versare per poterli utilizzare porta molti pensionati a non poter utilizzare contributi effettivamente versati. Taddei quindi aggiunge l'estensione della platea dei soggetti a cui concedere la possibilità di sfruttare a pieno tutti i contributi versati, alla proposta di Boeri di rendere gratuita la ricongiunzione.

Segno questo che siamo di fronte ad istituti importanti per molti pensionati.

Chi può richiederla

Durante la giornata della Previdenza a Napoli, Taddei ha confermato come insieme agli altri interventi sulla flessibilità,probabilmente verrà inseritoun provvedimento che consenta ai lavoratori di ricongiungere senza vincoli tutti i contributi versati in gestioni e fondi diversi.Ricongiunzione quindi senza vincoli e senza spese da parte dei pensionati o pensione supplementare per tutti. Per quest'ultima infatti oggi è necessario essere pensionati da gestione obbligatoria (INPS) o da gestioni esclusive come sono quelle per i lavoratori del Pubblico Impiego. In definitiva quindi, un lavoratore che ottiene l’assegno principale per i propri contributi versati all’INPDAD, può richiedere dall’INPS la pensione supplementare per i contributi versati quando faceva il lavoratore dipendente del settore privato e che non ha utilizzato all’atto della domanda di pensione, possibilità negata per chi ha versato nella gestione separata.

Inoltre,la pensione supplementare può essere erogata solo a coloro che raggiungono i requisiti per la pensione di vecchiaia e non quella per anzianità o anticipata come si chiama oggi. Con la riforma Fornero l’età necessaria quindi è salita a 66 anni e 7 mesi e sembra che, in assenza di ulteriori interventi in materia previdenziale, l’età minima si innalzerà ulteriormente. Ecco perché è necessario intervenire e probabilmente, almeno secondo Taddei, il rilancio della nostra previdenza passerà proprio da un intervento su questi particolari problemi.