Le novità sulle pensioni aggiornate ad oggi 4 giugno ci riportano la data ufficiale sul prossimo incontro tra Giuliano Poletti e i sindacati per discutere sulla riforma Pensioni. Ad ufficializzare l'incontro un recente intervento di Cesare Damiano, che si è soffermato su quelli che dovranno essere gli argomenti del secondo colloquio tra il ministro del Lavoro e gli esponenti nazionali delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. Per l'esponente dem un aspetto cruciale del sistema pensioni è quello di risolvere i problemi dei lavoratori precoci, particolarmente danneggiati dalla legge Fornero.
Nuovo incontro
Le ultime notizie sulle pensioni prendono in esame le dichiarazioni dell'onorevole Cesare Damiano, che ha parlato del confronto tra sindacati e governo che si terrà in data 14 giugno, tra poco meno di due settimane. Un passo in avanti importante per l'ex ministro Ministro del Lavoro, che ha applaudito all'iniziativa di Giuliano Poletti, che vorrebbe così accelerare il dibattito relativo alla riforma pensioni con i sindacati.
Un punto fondamentale, ripetuto anche ieri da Cesare Damiano, riguarda i lavoratori precoci. Per il presidente della commissione Lavoro alla Camera dei deputati la prossima riforma non potrà non prevedere la risoluzione del problema che affligge migliaia di lavoratori, che per colpa della legge Fornero si ritrovano a dover lavorare, in un futuro ormai prossimo, anche per 43-44 anni di contributi prima di poter accedere alla meritata pensione.
Un'anomalia pesante dell'attuale riforma previdenziale.
Insieme a Giuliano Poletti, parteciperà al confronto con i sindacati anche Tommaso Nannicini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Quest'ultimo è una figura sempre più importante all'interno del dibattito sulla riforma, come sottolineato più volte nel recente periodo.
A lui si deve infatti il sistema Ape, al quale il governo Renzi sta pensando per l'introduzione della pensione anticipata, auspicata da sindacati e non. Nelle ultime ore inoltre al fianco di Ape è comparsa anche Rita.
Tutte soluzioni queste che non prevedono un aiuto concreto ai precoci, come detto in più di un'occasione nei nostri articoli.
La soluzione per questa speciale categoria rimane quota 41 di Damiano, come sanno bene Poletti e i sindacati. Cgil, Cisl e Uil, non dimentichiamo, all'interno della loro piattaforma promossa durante le loro manifestazione anti legge Fornero hanno anche, oltre alla pensione anticipata, quota 41, proposta di legge concernente la riforma contenuta nel ddl numero 857.
In vista della nuova riunione tra il ministro e i sindacati Cgil, Cils e Uil, prevista alle ore 14.30 di martedì 14 giugno, Cesare Damiano ha auspicato che il confronto venga esteso anche al Parlamento, in modo da trovare una soluzione quanto più condivisa per la riforma pensioni. L'onorevole del Partito democratico ha sottolineato, oltre alla questione lavoratori precoci, anche l'introduzione della pensione anticipata, con la possibilità da parte del lavoratore di lasciare il posto di lavoro 4 anni prima, e l'Inps a farsi carico dell'anticipo.
I lavoratori precoci attendono con fiducia la riunione del 14 giugno. I sindacati hanno una grande responsabilità, esprimere con fermezza a Giuliano Poletti e gli altri rappresentanti del governo Renzi che la riforma pensioni deve prevedere anche il superamento degli attuali problemi che affliggono non soltanto gli esodati ma anche coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei 20 anni di età causati dalla legge Fornero.