Ancora novità sul tema delle Pensioni dei lavoratori precoci, che attendono con ansia i prossimi incontri tra il governo e i sindacati per conoscere il loro futuro previdenziale. La sensazione è che si possa trovare una soluzione finalmente condivisa. "Un buon inizio", questo il commento di Cgil, Cisl e Uil all'indomani del colloquio avuto con Giuliano Poletti, ministro del Lavoro. La Camusso ha confermato che la base resti la piattaforma sulle pensioni elaborata un paio di mesi fa, che prevede tra le altre cose un intervento in favore dei precoci.

Riforma, attesi nuovi incontri

La questione sulle pensioni dei lavoratori precoci non è ancora stata affrontata a dovere nel primo incontro tra le tre sigle sindacali ed il Ministro del Lavoro del governo Renzi, a conferma di come si sia trattato soltanto di un confronto sulla "compilazione dell'agenda", come ha affermato il segretario della Cgil Susanna Camusso. Nell'agenda rientrano però anche i precoci, che dunque sperano di poter finalmente conquistare l'agognata quota 41, promossa da Cesare Damiano e portata avanti dagli stessi sindacati.

A questo proposito non vanno dimenticate le dichiarazioni di Damiano rilasciate questa settimane, con cui il numero uno della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati ha ricordato che dal 2013 in Parlamento c'è una proposta di legge volta a salvaguardare gli interessi di quei lavoratori che, a causa della Fornero, sono costretti a lavorare oltre i 41 anni di contributi, tetto limite fissato dalla proposta che prende il nome di quota 41.

Intanto i sindacati hanno confermato che a breve verrà ufficializzata la data del nuovo incontro insieme al governo, durante il quale si inizierà ad entrare nel merito della riforma. L'obiettivo è quello di non essere soltanto ascoltati dall'esecutivo ma di contribuire attivamente all'agognata flessibilità, portando avanti le idee che a grandi linee si ritrovano sulla piattaforma comune, oggetto di discussione durante le ultime grandi manifestazioni indette dai sindacati a maggio ed aprile.

L'ultimo aggiornamento riguarda le pensioni minime. Lo stesso ministro del Lavoro Poletti ha dichiarato che l'idea di Renzi, quella del bonus di 80 euro per chi percepisce l'assegno previdenziale minimo, potrebbe andare in porto, sottolineando però come manchino ancora diversi mesi, sei per l'esattezza, alla Legge di Stabilità, traguardo finale che il governo si è posto per presentare al Paese la nuova riforma.

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