Si è giunti alla data di scadenza per le domande di mobilità per il 2016/2017ed ora è il momento del confronto/scontro con i sindacati per le regole che dovranno determinare da una lato le chiamate dirette da parte dei presidi e dall'altro le assegnazioni provvisorie. A presentare la domanda di trasferimento interprovinciale sono stati sia i docenti entrati in ruolo prima dell'anno 2014 sia i docenti assunti da GaE nelle cosiddette fasi B e C del piano straordinario di immissioni in ruolo; ma la domanda di trasferimento interprovinciale e provinciale è stata presentata anche dai neoassunti tramite concorso nelle fasi B e C del piano straordinario e dai nuovi assunti per le fasi 0 e A del Piano.

Insomma, si tratta di uno dei momenti più delicati, quello che potrebbe portare ad un cambiamento della geografia dei posti disponibili a livello nazionale. La partita che, però, ora si apre è quella che riguarda la chiamata diretta, gli ambiti territoriali e le assegnazioni.

Chiamata diretta, ambiti e assegnazioni: i nodi della mobilità 2016/2017

Le questioni che adesso si aprono riguardano alcuni 'nodi' fondamentali concernenti il cuore della riforma della Scuola: innanzitutto, il ruolo della chiamata diretta e degli ambiti territoriali, in secondo luogo la posizione contrattuale delle assegnazioni. Il tavolo delle trattative con i sindacati riaprirà l'8 giugno e l'idea sarebbe quella di arrivare al più presto ad un accordo sia per quanto riguarda le regole per gli incarichi triennali nelle istituzioni scolastiche, sia per quanto riguarda i criteri per le assegnazioni e le cosiddette utilizzazioni.

Lo scontro sembra, però, essere inevitabile: le posizioni del Miur e dei sindacati sono praticamente agli antipodi soprattutto intorno a due questioni. La prima riguarda l'ipotesi di utilizzazioni su ambito territoriale: il Miur intenderebbe limitare la possibilità delle preferenze ad un unico ambito, mentre i sindacati richiedono almeno tutti gli ambiti afferenti ad una singola provincia.

La seconda concerne la possibilità di richiedere le assegnazioni direttamente sulle istituzioni scolastiche, secondo le regole che sono state utilizzate fino ad oggi. Occorre, comunque, attendere la prossima settimana, sperando che si giunga ad una accordo veloce. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.