Il nuovo contratto integrativo sulla mobilità annuale, sottoscritto la scorsa settimana dal Ministero dell'Istruzione e dai sindacati, permetterà a molti docenti, seppur per un solo anno scolastico, di vedersi assegnata una sede di servizio vicina al proprio luogo di residenza. A questo proposito, però, sorgono diversi interrogativi per ciò che potrà succedere a partire dall'anno scolastico 2017/8 ed è naturale e comprensibile la preoccupazione manifestata, in questi giorni, dagli insegnanti.Nel caso in cui si dovesse ottenere a settembre l'assegnazione provvisoria o l'utilizzazione, dove si dovrà lavorare l'anno successivo?

Se a un docente che ha titolarità su Scuola viene accettata la domanda di mobilità annuale, rischia di perdere la titolarità a partire dal 2017/2018 per finire negli ambiti territoriali?

Nuovo CCNI mobilità annuale: il docente perderà la titolarità su scuola dal 2017/2018?

Il noto sito specializzato Orizzonte Scuola ha dato risposta a queste domande, una risposta che potrà tranquillizzare molti insegnanti comprensibilmente preoccupati per quello che sarà il loro futuro professionale a partire dall'anno scolastico 2017/8: secondo quanto indicato nel CCNI, il movimento annuale di un docente, sia esso assegnazione provvisoria che utilizzazione, non produrrà alcuna modifica nella sua sede di titolarità.

Mobilità annuale: il docente potrà chiedere la conferma anche per l'anno successivo

Infatti, il docente vedrà assegnarsi una scuola per un solo anno scolastico (il 2016/2017) avendo, comunque, la possibilità di chiedere la conferma per l'a.s. successivo, qualora lo voglia ne possegga ancora i requisiti: in ogni caso, si tratterà sempre di un movimento annuale.

Per quanto riguarda, invece, la titolarità nella scuola (o su ambito territoriale) il docente conserverà i propri diritti risultanti al momento della presentazione della domanda di assegnazione provvisoria o utilizzazione.Infatti, la modifica della titolarità su scuola potrà determinarsi solo nel caso in cui il docente (o tramite domanda o d'ufficio) partecipi alla mobilità professionale (passaggi di ruolo e passaggi di cattedra) o alla mobilità territoriale.