Cinquantaquattro Dirigenti Scolastici della provincia di Bari si asterranno dall'attuare tutte le procedure necessarie per la chiamata diretta degli insegnanti, procedure definite in base alle linee guida pubblicate nei giorni scorsi dal Miur. Gli stessi, infatti, chiedono ai responsabili del Ministero di Viale Trastevereun semplice rinvio rispetto alla questione contenuta all’interno del contestato art. 1, comma 79 della L. 107/15 e alle successive disposizioni relative ai tempi di attuazione (Circolare Ministeriale n. 2609 del 22/07/2016).

Unica questione da contestare: la tempistica

La questione è di cruciale importanza e le motivazioni di questa clamorosa protesta si concentrano sulla tempistica relativa alla pubblicazione e alla diffusione dei bandi per il reclutamento dei docenti attraverso una vera e propria selezione diretta, improntata da mere azioni discrezionali, suscettibili a futuri ricorsi o contenziosi. Insomma, piangere con gli occhi degli altri risulta estremamente facile ma a non voler piangere in futuro sono, appunto, gli stessi presidi baresi. I tempi sono troppo stretti e si rischia di sommare errori su errori.

Le considerazioni irritate di molti insegnanti

Gli insegnanti, nel frattempo, sui social contestano ai presidi la loro volontà di protestare concentrandosi esclusivamente su questa unica motivazione, cioè la tempistica; ritengono, viceversa, che i motivi per protestare contro questo Governo e tutto l’impianto normativo relativo alla nuova riforma scolastica, debba ricercarsi invece in aspetti macroscopici più rilevanti che mortificano, nel disprezzo più totale, il lavoro e le condizioni di stress a cui tutto il personale della Scuola, nessuno escluso, è stato sottoposto in questo ultimo anno scolastico.

Il plauso dei sindacati a questa inaspettata iniziativa dirigenziale

Intanto, alcune sigle sindacali pugliesi, in particolare la UIL Scuola di Bari, plaude a questa importante iniziativa, intrapresa solo per garantire la massima trasparenza e per tutelare, quanto di più, i loro diritti e quelli dei poveri insegnanti. A proposito della questione, seguono anche alcune dichiarazioni scottanti ma risolutive del Segretario Provinciale Uil Scuola Bari, Carlo Callea: “I Dirigenti Scolastici farebbero bene ad astenersi compatti dal mettere in atto i procedimenti, come del resto tra le righe della stessa circolare ministeriale, rimettendo all'USR gli adempimenti richiamati dalla 2^ fase nella cm 2609.

Se anche i docenti facessero lo stesso, su MIUR e USR ricadrebbero totalmente le responsabilità di scelte sbagliate”.

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