A quanto pare moltiDirigenti Scolasticisono infuriati per le scelte unilaterali intraprese dal Miur per quanto riguarda le linee guida sulla chiamata diretta dei docenti perdenti posto.
Gli insegnanti: 'Dove erano i DS l'anno scorso, mentre noi protestavamo?'
La notizia ha dell’incredibile perché avviene a più di un anno dall'approvazione a maggioranza della Legge 107/15. Molti insegnanti si chiedono: 'come mai questa protesta giunge solo adesso?' Forse, i Presidi non sapevano a cosa andavano incontro? Questi interrogativi sono alla base delle ampie distanze che si sono concretizzate e palesemente evidenziate in questi mesi tra i docenti e gli stessi presidi per il silenzio mostrato da questi ultimi sulla nuova riforma scolastica voluta dal premier Matteo Renzi.
Non parliamo poi del ruolo discusso sulla rappresentatività di alcune sigle sindacali:finalmente, a detta dei professori e degli stessi presidi, ci si rende conto che i sindacati di entrambi i lavoratori non rappresentano affatto le istanze e le prerogative di tutti i lavoratori.
Dirigenti Scolastici infuriati e vessati: le scadenze sono troppo ravvicinate
Ma ritorniamo ai fatti. Da quanto si apprende dalle pagine dell’edizione di Napoli di Repubblica, i Dirigenti Scolastici muovono alcune critiche al Miur e per questo sono sul piede di guerra per alcuni importanti aspetti che li riguarderanno prossimamente in prima persona: primo tra tutti, i tempi sarebbero troppi stretti per poter scegliere con calma i futuri docenti da ‘assoldare’ nelle proprie scuole.
Per tale motivo, la scansione tempistica sciorinata in queste ore dal Miur sarebbe impossibile da rispettare, in quanto le scadenze proposte sarebbero talmente ravvicinate da essere impraticabili e riconducibili, come al solito, ad uno stato di approssimazione mai visto prima che non faràaltro che innescare solo ricorsi e contenziosi.
Nello specifico, prendiamo come esempio la tempistica per quanto riguarda la Scuola primaria: entro il 25 luglio 2016 i Dirigenti Scolastici dovrebbero pubblicare l’avviso di ricerca dei docenti sul sito web istituzionale della scuola, dichiarando le competenze ricercate; entro il 1° agosto gli insegnanti dovrebbero auto candidarsi mediante l’invio dei propri curricola professionali e, infine, entro il 5 agosto i ‘super’ presidi dovrebbero selezionare i candidati in possesso dei requisiti richiesti e ai meriti posseduti.
Una vera assurdità che mette in luce il pressapochismo e l’inesperienza di chi decide politicamente l’organizzazione futura della scuola.
I Presidi chiedono al Miur un rinvio delle operazioni
Per queste motivazioni, Paolino Marotta, un Dirigente Scolastico campano, dichiarando contemporaneamente la solitudine in cui molti suoi colleghi stanno lavorando in questi giorni di presunte ferie, chiede al Miur un rinvio della macchina burocratica a partire dai primi giorni del prossimo anno scolastico, al fine di garantire lo svolgimento di tutte le operazioni con la necessaria tranquillità e ponderazione.