Dopo che il Tar ha emesso più di una ordinanza cautelare nei confronti delle procedure della mobilità 2016/17 del Miur, in molti si sono chiesti quali conseguenze queste avranno sulle procedure attualmente in corso e le tempistiche previste. La mobilità verrà bloccata? I tempi si allungheranno? Come già citato precedentemente, il Tar si esprimerà in via definitiva sul merito in data 20 ottobre 2016.

Resta da capire cosa farà il Miur nel frattempo.

Ordinanze cautelari mobilità 2016/17: quali conseguenze?

Le ordinanze cautelari contro la mobilità 2016/17 finora emesse dal Tar riguardano situazioni diverse di ricorrenti assunti sia delle fasi Zero e A, che di altri assunti nella fase C del piano straordinario di Renzi. I primi hanno fatto presente che non meritano il collocamento in coda a tutti gli altri per la mobilità interprovinciale e i secondi hanno richiesto lo stesso trattamento riservato a chi è stato assunto entro l'a.s. 2014/15. Come riferisce Orizzonte Scuola, è possibile che nei prossimi giorni seguiranno altre ordinanze simili.

Cambierà qualcosa? Il Miur non ha riferito di aver intenzioni di apportare modifiche alle procedure di mobilità prima che il Tar si esprima in via definitiva (anche perché il tribunale amministrativo non ha disposto l'obbligo di ottemperanza), ovvero prima del 20 ottobre 2016. Se la tempistica in questi giorni ha avuto delle modifiche, dipende solo da questioni organizzative e non legate con le ordinanze in questione. Ciò significa che tutto procederà come previsto nel contratto siglato con i sindacati e i trasferimenti coinvolgeranno tutti coloro che hanno presentato la domanda di mobilità, ricorrenti e non.

Cosa succede dopo la sentenza?

Il problema su cosa succederà alla mobilità 2016 si pone quindi solo dopo il 20 ottobre 2016, e solo nel caso in cui il Tar dovesse esprimere una sentenza a favore dei ricorrenti che richiedono la modifica della procedura.

Ma al momento è difficile prevedere cosa disporrà il tribunale e come questo influirà su tutte le persone coinvolte. Di certo c'è soltanto il fatto che il Miur sempre più spesso finisce in tribunale, dando la sensazione che ogni decisione presa sia sempre sbagliata e necessiti la correzione da parte dei giudici. E in diversi casi, è davvero così. Resta aggiornato sulle news dalla scuola cliccando il tasto Segui.