L'ultimo dato, di quelli davvero scioccanti, è quello che riguarda il concorso per il sostegno per la Scuola superiore di primo grado nella regione Sardegna: un solo candidato ammesso alla prova orale su diciotto posti messi al bando. Un superstite di fronte ad una vera e propria ecatombe. Moltissimi docenti che hanno partecipato al concorso si chiedono il perchè di queste bocciature a raffica che non riguardano solo il succitato esempio, per altro eclatante, ma molte altre classi di concorso. La prima e vera bocciatura, si ritiene, debba spettare al Miur, per come è stato gestito e voluto questo concorso docenti 2016.

Ultime news scuola, mercoledì 6 luglio 2016: il grande flop del concorso

La tipologia di prova scritta voluta dal Miur è sicuramente tra le prime a dover salire sul banco degli imputati: come si fa a descrivere una programmazione didattica in due ore e mezza di tempo a propria disposizione? Per forza di cose, non potrà rappresentare una vera programmazione didattica ma solamente un insieme di nozionismi, purtroppo, fini a se stessi. E la commissione, naturalmente severa, non ha potuto fare altro che esprimere il suddetto giudizio.

Non dimentichiamoci, poi, come il tempo per la preparazione sia stato davvero poco, tenendo presente le incertezze ed i ritardi in merito all'uscita dei bandi di concorso.

Oltre 1000 posti resteranno vacanti, un concorso che non servirà a nulla o quasi

Il verdetto finale, comunque, sarà quello dei posti che resteranno vacanti (dai 1000 in su) al termine del concorso: e allora ci si chiede, a che pro? In molti, avevano 'profetizzato' riguardo all'inutilità del concorso soprattutto in ragione del fatto che i candidati sono tutti già abilitati all'insegnamento.

Il livello medio di preparazione dei candidati al concorso era davvero così basso? Quali saranno le risposte del ministro dell'istruzione, Stefania Giannini, quando le verranno chieste le ragioni di tale ecatombe? Probabilmente si dirà: 'Noi l'opportunità l'abbiamo data, purtroppo i docenti precari non sono riusciti a coglierla'.

La realtà è che la Buona Scuola sta promettendo assunzioni a destra e a sinistra (promesse che non si mantengono o che non si vogliono mantenere) da Nord a Sud, mentre a settembre, la scuola pubblica statale, farà ancora una volta i conti con la 'supplentite' ed altre questioni non meno importanti tuttora irrisolte.