Aggiorniamo i lettori della nostra rubrica sul tema della riforma previdenziale tornando a fare il punto della situazione con Orietta Armiliato, co-fondatrice del Comitato Opzione Donna.

Partiamo dagli ultimi commenti rilasciati al Corriere della Sera dal Sottosegretario Nannicini. Il tema delle ricongiunzioni onerose comincia finalmente ad emergere in tutta la sua importanza: quali i possibili risvolti per l’opzione donna?

Non posso che esprimere soddisfazione. La Commissione Lavoro aveva annunciato a chiare lettere la volontà di fare in modo che questa ingiustizia o errore che dir si voglia, fosse finalmente presa in considerazione ed il fatto che il Dott. Nannicini ne confermi la presa in carico a cui si spera segua in LdS una soluzione, conferma la volontà del Governo di voler apportare i dovuti correttivi; le donne quindi potranno sommare contribuzione ed intanto arrivare al monte richiesto per l'accesso ad OD e senza ulteriori aggravi economici.

Le ricongiunzioni onerose sono per altro da diverso tempo tra le tematiche sotto osservazione da parte della Commissione Lavoro della Camera…

Da tempo l'On. Maria Luisa Gnecchi promuove la questione, ancora lo scorso gennaio ha presentato una risoluzione a sua prima firma, peccato che tutti questi atti giacciano sui tavoli (non voglio dire...cassetti). Auspichiamo che ci sia al fine la volontà di prenderli in considerazione.

Un altro punto sul quale il Comitato OD si è concentrato in passato è il problema dei contributi silenti. Quali sono le aspettative al riguardo da parte vostra?

Questa è un'altra "nota dolente" sulla quale c'è l'esigenza di lavorare. L'On.Andrea Maestri (Possibile), ha presentato un'interrogazione sul tema al Ministro Poletti lo scorso novembre (e anche questa la immagino in un cassetto....).

Consideriamo per Opzione Donna una situazione di questo tipo: 55enne dipendente privata licenziata con 34 anni di contribuzione Ago, ha la possibilità di sottoscrivere un contratto a progetto per 12/18 mesi dunque, soggetta a gestione separata. Sottoscrive e versa regolarmente. Alla scadenza del contratto, vuole usufruire dell'istituto OpzioneDonna, non le è concesso perché le due contribuzioni seppur conteggiate con sistema contributivo non sono sommabili neppure onerosamente e, in seguito, non avendo accumulato sufficienti anni di contribuzione in codesta gestione, non si vedrà riconosciuta alcuna forma pensionistica dunque incrementerà solamente il monte contributi silenti. Questione di "lana caprina"?

Beh... direi proprio di no! Auspico che anche queste tematiche siano comprese nel "pacchetto" gestioni onerose per logica, giustizia e #peramorediequità.

Ringraziamo Orietta Armiliato per la gentile disponibilità e restiamo a disposizione qualora desideriate condividere un commento in merito all'intervista, mentre per restare aggiornati sulle ultime novità riguardanti la riforma delle pensioni vi ricordiamo di utilizzare la funzione "segui" che trovate in alto, vicino al titolo dell'articolo.