Ci sono alcune novità odierne sulla riforma delle Pensioni che andrà ad attuare il Governo, soprattutto in materia di pensioni anticipate. La riforma dovrebbe riguardare più cittadini rispetto a quanto previsto inizialmente sulla base dell'età, dei contributi versati e del reddito.

Pensione anticipata per i nati tra il 1951 e il 1953

Dovrebbero andare in pensione prima, con pensione anticipata quindi, tutti i lavoratori nati tra il 1951 ed il 1953 e poi successivamente a scalare anche i nati fino al 1956, andando in pensione all'età di 63 anni. È molto probabile che questa mini riforma farà parte della Legge di Stabilità del Governo per il 2017.

Occorre ricordare che chi usufruirà di questo anticipo dovrà restituire la somma data in anticipo dall'Inps al raggiungimento dell'età pensionistica reale e inoltre avrà un taglio sull'assegno pensionistico compreso tra l'1% ed il 3% arrivando fino ad un taglio del 4% per gli assegni più onerosi.

Le altre novità in arrivo

Ci sono anche altre novità in materia di riforma delle pensioni: sembra infatti che il Governo stia pensando ad una pensione anticipata per i lavoratori cosiddetti precoci, cioè coloro che hanno iniziato a lavorare tra i 14 e i 18 anni, riconoscendo un bonus contributivo tra i 4 ed i 6 mesi l'anno. Si fa avanti anche la voce di un possibile ritocco della "no tax area" portandola dagli attuali 7.750 euro fino a 8.124 euro, così che le pensioni molto basse non dovranno versare alcuna tassa.

Ultima novità riguarderebbe la quattordicesima, che sembrerebbe verrà versata a tutti i pensionati che abbiano reddito lordo annuo fino a 12.000 euro, oggi invece l'assegno è previsto per coloro che non superano 9.876 euro lordi annui.

Sicuramente le novità non sono finite, ogni giorno ve le elencheremo, il Governo sta lavorando ed un nuovo incontro tra l'Esecutivo e sindacati dovrebbe essere previsto per venerdì 29 luglio, dove le parti discuteranno insieme sulle varie modifiche da apportare in materia, l'aggiornamento perciò è continuo.