Il Governo Renzi ci sta lavorando, resta aperta la discussione con i sindacati per trovare una proposta condivisa, ma non c'è ancora la tanto attesa svolta sulla riforma Pensioni che dovrebbe vedere la luce con la legge di Stabilità 2017. "Stiamo discutendo con i sindacati - ha detto oggi il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti - e la discussione è ancora aperta".
Pensioni, nuovo intervento sull'Ape del ministro Poletti oggi a Palermo
La flessibilità in uscita verso nuove forme di pensione anticipata - che il premier Matteo Renzi ha ribattezzato come Ape (Anticipo Pensionistico) parlando anche di un logo ad hoc che però ancora non è stato presentato - è il punto principale della discussione sulla revisione, seppur in parziale, della legge Fornero che nel 2011 innalzò drasticamente l'età pensionabile per evitare il crack finanziario dell'Italia che cinque anni fa viveva una situazione pressoché simile a quella che sta vivendo oggi la Grecia.
"Quando la discussione sarà conclusa - ha detto oggi il ministro Poletti parlando del tavolo di confronto con i sindacati sulla riforma pensioni - proporremo pubblicamente le misure".
Dall'Ape alla Quota 41 fino all'Opzione donna: ecco le proposte in campo
Oltre all'Anticipo Pensionistico sotto forma di prestito ventennale, sul quale al momento non sembra esserci ampia condivisione, sul tavolo del confronto anche la questione esodati (un nuovo ddl è stato presentato dai parlamentari del Pd Cesare Damiano e Maria Luisa Gnecchi), la soluzione quota 41 per la pensione dei lavoratori precoci, l'estensione dell'opzione donna per il prepensionamento delle lavoratrici. Tanti i buoni propositi del Governo Renzi che però ancora non riesce a sbrogliare la matasse sul delicato tema della riforma pensioni.
Mentre i sindacati incalzano l'esecutivo e si preparano a nuove forme di mobilitazione generale durante la discussione della legge di Stabilità 2017 se dal governo non dovessero arrivare le risposte attese per sanare le ferite provocate ai lavoratori dalla legge Fornero. "Se non si cambia su lavoro e pensioni - ha detto ieri il leder della Fiom Cgil Maurizio Landini - a settembre sarà mobilitazione".