E' stato siglato ieri, mercoledì 6 luglio, l'accordo tra Miur e sindacati che cambia le modalità di assunzione nella Scuola, le quali avverranno tramite lo strumento della chiamata diretta degli insegnanti da parte dei dirigenti scolastici. La chiamata diretta degli insegnanti non assegnerà pieni poteri di scelta ai presidi, bensì sarà indirizzata ad una valutazione di titoli e punteggi raggiunti dai docenti nel corso della loro carriera. Il meccanismo della chiamata diretta vivrà il suo debutto entro il termine di agosto, vediamo maggiori dettagli a riguardo.
Requisiti richiesti e assegnazioni
A seguito dell'accordo trovato tra Miur e sindacati, la chiamata diretta dovrebbe essere indirizzata a selezionare, tra tutti i docenti presenti in uno specifico ambito, quelli più adatti, per profilo professionale, ai progetti formativi presentati dalle specifiche scuole. In questo modo, così come dichiarato dal sottosegretario all'istruzione Davide Faraone, si riuscirebbe ad avere per ogni istituto gli insegnanti di cui esso ha bisogno. Come dovrebbe funzionare nello specifico il meccanismo della chiamata diretta? I dirigenti scolastici renderanno noto tramite avviso dei requisiti che dovranno avere i docenti di cui hanno bisogno, essi riguarderanno le macro aree della:
- conoscenza delle lingue straniere;
- preparazione digitale;
- competenza sulla disabilità;
- necessità educative speciali.
Il dirigente farà la proposta di assunzione al docente che ne soddisferà il numero maggiore.
In caso di parità di requisiti fra due docenti, sarà dato l'incarico al docente che ha il maggior punteggio nella domanda di mobilità o nella graduatoria (ad esaurimento o di concorso) per gli assunti quest’anno. Alla fine delle assegnazioni scolastiche basate sulla chiamata diretta da parte del D.S., per i docenti che sono rimasti senza assegnazione, si provvederà ad un'assegnazione d'ufficio da parte del proprio ufficio scolastico regionale. Per restare costantemente aggiornati sul mondo della scuola premete il tasto segui.