Come vi abbiamo anticipato in una precedente news, e come si legge su diverse testate giornalistiche, danord a sud proliferano le scelte di rinuncia in massa al bonus docenti meritevoli. Quali sono i motivi della rinuncia del bonus da parte degli insegnanti? Uno dei maggiori motivi di rinuncia da parte dei docenti risiede nel fatto che esso limiterebbe la libertà di insegnamento, ma vediamo nel dettaglio maggiori informazioni a riguardo.
Il no in massa dei docenti al bonus
IlBonus premiale, stando a quanto previsto dalla legge n. 107/2015, dovrebbe essere assegnato dai D.S (sulla base dei requisiti istituiti dal comitato di valutazione)ai docenti "meritevoli" (la quantità della somma si aggirerebbe tra i 400 euro sino ad un massimo di 1200 euro).
Al momento il mondo della Scuola, di giorno in giorno, da nord a sud ha proposto numerosiatti di rinuncia. Nel dettaglio vi segnaliamo i più significativi:
- Istituto Comprensivo Statale G. Toaldo di Montegalda (VI), rifiutano il bonus ritenendo che una scuola per essere di qualità ha di collegialità e cooperazione, e noncompetizione individuale tra i docenti;
- 59 insegnanti di un Liceo di Grottaglie (TA) devolveranno bonus alla scuola, in quanto ritengono che nella diversità di insegnamento fanno scuolacon passione, impegno, professionalità;
- inoltre, rifiutano il bonus numerosi insegnanti in molte provincia, i quali ritengono che il merito docenti non si riconosca con un bonus, ma con aumenti in busta paga.
Infine, vorremmo ricordarvi che su Facebook è stato attivato un gruppo dal titolo" I docenti non sono in vendita.
Ho deciso di non accettare il bonus docenti", il quale consente ai docenti discambiarsi idee su questo tema, ed unirsi in obiettivo comune. Se da un lato ci sono docenti che rifiutano il bonus, dall'altro lato ci sono docenti che vedono di buon grado il fatto di premiare il lavoro svolto da alcuni docenti rispetto ad altri. Continuate a seguirci mediante il tasto segui per scoprire come si evolverà la questione del bonus docenti meritevoli.