'Non chiamatela chiamata diretta'. Il sottosegretario al Miur, Davide Faraone, non vuole usare questo termine per indicare lo spostamento dei docenti dagli ambiti territoriali alle scuole. Lo ha sottolineato in una lunga intervista pubblicata sul numero odierno del quotidiano economico 'Italia Oggi' parlando del 'cambiamento' che partirà da venerdì prossimo, 29 luglio.
Ultime news scuola, martedì 26 luglio 2016: Faraone 'Non chiamatela chiamata diretta'
'Definirla chiamata diretta è sbagliato. - ha detto Faraone - I dirigenti scolastici non assumono, si limitano ad individuare i docenti già assunti a tempo indeterminato, titolari all’interno di un ambito territoriale.
L'ambito è più piccolo di una provincia. Quindi nessun insegnante viene sbattuto chissà dove. Al contrario, è il docente che ha la possibilità di candidarsi in più scuole e di accettare oppure di rifiutare le proposte fatte dal dirigente scolastico'.
Faraone, chiamata diretta: 'Chiediamo collaborazione di tutti, non si cambia tanto per cambiare
Italia Oggi, però, fa presente al sottosegretario al Miur che non sono mancate (e non mancheranno le critiche) a questo sistema definito 'farraginoso' e 'privo di trasparenza'.
'Non è vero, non si cambia tanto per cambiare, ma per far sì che le scuole divengano sempre più autonome. - si affretta a sottolineare Faraone - I dirigenti scolastici pubblicheranno i loro avvisi sui posti liberi, indicando quelli che saranno i criteri di individuazione dei docenti basandosi sul POF triennale della scuola; gli insegnanti provvederanno ad inserire il curriculum all'interno della nostra piattaforma.
Poi si candideranno per i posti, specificando quali sono le competenze che soddisfano quei determinati criteri. Abbiamo abbiamo fatto il possibile per rendere flessibile tutta la procedura, anche se ci rendiamo conto che i tempi sono ristretti: si tratta della prima applicazione e chiediamo la collaborazione responsabile da parte di tutti.'
Chiamata diretta, Faraone: 'Faccio fatica ad immaginare dirigenti corrotti e docenti corruttori'
Resta il fatto, però, che nelle linee guida sulla corruzione, il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone (Autorità Nazionale Anti Corruzione) ha definito la chiamata diretta dei docenti come uno degli elementi forieri di comportamenti corruttivi.
Il sottosegretario Faraone ha sottolineato come il lavoro di Cantone sia quello di mettere in guardia da ogni possibile abuso o problema possa sorgere nella Pubblica Amministrazione. 'Mi lasci dire, però una cosa - ha aggiunto l'esponente del governo - In questi anni, ho imparato a conoscere ma soprattutto ad apprezzaredirigenti scolastici e docenti e ne ho tratto una considerazione: faccio molta fatica ad immaginare che tra di loro vi possano essere persone corrotte o corruttori.'