Il quotidiano 'Il Messaggero' di Roma lo ha titolato a lettere cubitali 'Concorso della scuola, fuga dei commissari' (edizione di oggi, lunedì 25 luglio 2016): un titolo eloquente che dimostra, ancora una volta, il fallimento della procedura relativa al concorso docenti 2016. AAA cercasi commissari, non importa se hanno i requisiti o meno, l'importante è non fermare la 'macchina', proprio durante lo svolgimento delle prove orali.Compensi troppo bassi e mole imponente di lavoro: dallo scorso mese di aprile, è stata una vera e propria 'agonia' cercare i commissari d'esame.

Ultime news scuola, lunedì 25 luglio 2016: concorso, fuga dalla commissioni

L'aumento dei compensi, stabilito lo scorso 29 maggio, è ancora rimasto sulla carta. Nonostante le rassicurazioni del ministro Giannini, ancora non si sa quanto e quando verranno retribuiti i commissari.

'La legge che prevede l’aumento dei compensi è entrata in vigore ufficialmente lo scorso 29 maggio – ha dichiarato Rino Di Meglio della Gilda Insegnanti – ma è ancora tutto fermo perché mancano i decreti attuativi.' L'esponente sindacale parla di inammissibile ritardo e di grave mancanza di rispetto nei confronti dei docenti che avevano accettato di lavorare tantissimo in cambio di pochi spiccioli.

Ed ecco perchè tanti i docenti hanno preferito abbandonare il concorso: c'è chi ha scelto l’esame di Stato che, durando un mese circa, dà la possibilità di conseguire compensi più alti fino a un massimo di 2.270 euro, a seconda della distanza residenza-sede d'esame.

Concorso docenti: le regole iniziali non valgono più, siamo nel caos

Non ci sono i commissari? E allora non servono più i cinque anni di ruolo per entrare nelle commissioni, e, come spiegato dalla nota Miur dello scorso 14 luglio, viene ordinato, con urgenza, di reperire nuovi esaminatori senza tener conto dei requisiti indicati all'avvio del concorso.

Il sito specializzato Tuttoscuola ha pubblicato un resoconto riguardante i decreti di modifica delle commissioni per far fronte alle esigenze del concorso viste le continue e troppe rinunce, verificatesi soprattutto nelle regioni centro-settentrionali. Sono stati ben 450 i decreti, con la Lombardia in testa alla classifica (101), seguita dal Veneto con 56 e dalla Toscana con 49; seguono l’Emilia-Romagna con 39 decreti e il Piemonte 31.

Un vero e proprio caos che ha portato il Miur ad aprire le porte ad 'esperti di comprovata competenza nel settore, a docenti con meno di 5 anni di ruolo ed anche a soggetti non necessariamente insegnanti'. Tant'è, questo è il concorso docenti 2016.