Il mondo della Scuola, mai come in questo periodo, è in subbuglio: in primo luogo, le proteste contro le irregolarità al concorso scuola 2016 – è in atto un’iniziativa che dovrebbe portare alla presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica; in secondo luogo, le polemiche intorno alla ‘chiamata diretta’ e all’intenzione del Miur di procedere senza alcun accordo con i sindacati; infine, il nodo del nuovo sistema di formazione e di arruolamento e la questione del ritardo del bando del III ciclo di TFA. Secondo le ultime indiscrezioni, il Miur vorrebbe emanare il bando proprio entro la fine di luglio, in maniera tale che le università possano predisporre le prove entro l’autunno.

Le critiche, però, non riguardano soltanto la tempistica – in questo modo si dovrebbe fare tutto molto in fretta a discapito proprio della formazione – ma anche e soprattutto il percorso abilitante in sé: il docente universitario e formatore Emanuele Dettori si chiede che senso abbia abilitare nuovi ‘possibili’ docenti proprio nel momento in cui si attendono le deleghe governative sul nuovo sistema di formazione.

Bando TFA III ciclo: l’attacco al Miur

L’intervento di Emanuele Dettori sulla possibilità di un bando per il III ciclo del TFA da emanarsi entro la fine di luglio è stato piuttosto chiaro nel determinare tutte le problematiche. L’intervista è stata pubblicata su Orizzonte Scuola e i dubbi manifestati sono molti: innanzitutto, si lamenta la mancanza di dialogo con il Miur, l’ultimo incontro preparatorio per il III ciclo di TFA è avvenuto a febbraio, dopodiché è piombato il silenzio.

La CRUI ha anche sottolineato come un nuovo TFA potesse essere motivato soltanto se bandito in tempi celeri, mentre, adesso, dato il ritardo clamoroso, tutto rischierebbe di essere fatto troppo in fretta, inficiando di fatto l’obiettivo stesso e cioè preparare e formare i giovani aspiranti docenti alla loro professione. Le Università si oppongono a questo nuovo ciclo perché sono stanche di trovarsi sempre sotto il tiro incrociato di chi critica l’organizzazione del TFA: se i ritardi sono dovuti al ministero, perché tutti accusano le Università?

A che serve il bando per il III ciclo di TFA?

L’attacco di Dettori, però, è ancora più preciso: se da un lato si accusa il Miur di superficialità e di lentezza nelle sue procedure, dall’altro si sottolinea come un III ciclo di TFA possa essere inutile o addirittura deleterio. Il concorso scuola 2016 ha dimostrato come il TFA e il PAS siano state soluzioni parziali e poco riuscite per quanto riguarda la formazione e l’arruolamento di nuovi docenti: si tratta di un’intera classe di docenti che si trova ‘in mezzo al guado’ e che, a un età avanzata, rischia di restare per sempre senza opportunità di lavoro.

Quello che si chiede Dettori è il motivo per cui si intende abilitare nuove decine di migliaia di docenti proprio quando sono in lavorazione le deleghe sulle nuove procedure di formazione. Il pericolo è quello di creare una nuova generazione di docenti abilitati e senza futuro. Per aggiornamenti, cliccate su ‘Segui’ in alto sopra l’articolo.