Proseguono le difficoltà organizzative per quanto riguarda il concorso Scuola docenti 2016: per molte classi di concorso e in molte regioni, mancano ancora presidenti, commissari e componenti aggregati per permettere il regolare svolgimento della prova orale. I cosiddetti 'commissari aggregati' sono coloro che devono valutare le competenze linguistiche ed informatiche dei candidati e la carenza di domande e istanze ha fatto in modo che il Miur emanasse una nota con la quale si identifica tutto il percorso da seguire affinché, in un modo o nell'altro, questa nomina arrivi.

Nel frattempo, continuano ad essere pubblicati i risultati della prova scritta e in molti casi si terranno le prove orali in pieno mese di agosto per permettere che tutto sia pronto per le nomine di settembre. La carenza di commissari è stata una delle contraddizioni che ha attraversato l'intera procedura concorsuale: dalle polemiche sui compensi (un euro all'ora portato poi a due euro) fino al caso scoppiato negli ultimi giorni per quanto concerne i componenti aggregati.

La nota Miur del 14/07 sul concorso scuola docenti 2016

Il Miur è intervenuto con la nota del 14 luglio per delineare la maniera attraverso la quale, anche con nomine d'ufficio e anche senza requisiti particolari, possano essere convocati i commissari aggregati del concorso scuola docenti 2016– la modifica riguarda il comma 4 dell'art.

2 dell'ordinanza Miur n. 97 del febbraio 2016:

  • primo passaggio: qualora dovessero mancare i componenti delle commissioni, gli USR procederanno con nomine d'ufficio fermo restando i requisiti richiesti
  • secondo passaggio: qualora non risulti possibile, in questo modo, convocare i componenti aggregati per l'accertamento delle competenze informatiche e linguistiche, si può prescindere dai requisiti (i famosi 5 anni di ruolo) ma i commissari devono essere comunque docenti di ruolo
  • terzo passaggio:qualora non risulti possibile neanche in questo modo, gli USR potranno, mediante specifico decreto, convocare come componenti aggregati delle commissioni esperti che dimostrino di avere una competenza specifica nel settore – non è chiarito, comunque, se in questo modo si possano nominare anche personalità che non operano nel mondo della scuola

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