Ci risiamo. Sul sostegno, a settembre torneranno ancora una volta i supplenti. L'esito dell'ultimo concorso lancia l'allarme sui numerosi posti che resteranno vacanti, almeno uno su tre, su un totale di 5.766 cattedre che il Ministero dell'Istruzione aveva messo a disposizione sul bando.
In diverse zone, il numero dei posti è superiore a quello dei candidati che sono riusciti ad accedere all'orale, visto che le bocciature, in alcuni casi, sono pari addirittura al cinquanta per cento dei partecipanti.
Ultime news scuola, lunedì 8 agosto 2016: allarme sostegno, al concorso bocciata la metà dei docenti
Troppe bocciature, soprattutto se si considera che i candidati erano tutti docenti già abilitati e, di conseguenza, presenti nelle scuole italiane da anni e anni, con supplenze anche annuali.
Ribadendo la correttezza della selezione concorsuale, il ministro Stefania Giannini ha dichiarato: 'Non c'è correlazione e non deve esserci in una prova selettiva, tra il numero dei posti che sono stati messi a disposizione e il numero di docenti candidati che sosterranno la prova orale'.
Naturalmente, di diverso avviso Marco Di Pirro del coordinamento Nazionale del TFA che, parlando del concorso sul sostegno, si doveva garantire l'immissione in ruolo di docenti abilitati con Tfa e in possesso di specializzazione sul sostegno: questo concorso, invece, ha ampiamente vanificato una grande opportunità di stabilizzazione e di continuità didattica.
Concorso docenti sul sostegno: Miur vuole vederci chiaro sui 'troppi impreparati'
Finita qui? Assolutamente no, perchè l'altissimo numero di bocciature al concorso sul sostegno ha fatto nascere dei dubbi in Viale Trastevere: ecco perchè il Miur vuole vederci chiaro.
Ecco perchè, come riportato dal quotidiano 'Il Messaggero di oggi, lunedì 8 agosto 2016, si è deciso di attivare un monitoraggio allo scopo di analizzare il 'fenomeno bocciature': si vuole capire se è possibile fare delle distinzioni tra la preparazione universitaria e corsi che potrebbero essere stati più o meno seri, ai quali i docenti potrebbero essersi affidati con l'obiettivo di ottenere una scorciatoia per l'immissione in ruolo. La formazione degli insegnanti di sostegno deve essere rigorosa e specifica, ha sottolineato il Miur, ponendo l'accento sul ruolo di grande responsabilità affidato a questa categoria di docenti.