Nel concorso docenti 2016 sarebbero stati violati i principi riguardanti la trasparenza, l'equità e la democrazia. E' di questo avviso la senatrice del Movimento Cinque Stelle, Enza Blundo, che critica in maniera molto severa la decisione presa dal Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, di porre una deroga all'ordinanza numero 97 del 23 febbraio scorso: la deroga, lo sappiamo, riguarda le nuove istruzioni diffuse agli Uffici Scolastici Regionali in merito alla composizione delle commissioni giudicatrici.

Ultime news scuola, giovedì 28 luglio 2016: M5S, Blundo 'Sul concorso molte ombre e stranezze'

La 'fuga dei commissari', così come l'ha ribattezzata qualche giorno fa il quotidiano di Roma, 'Il Messaggero', mette seriamente a rischio il regolare svolgimento di un concorso già pesantemente criticato per altre ragioni.

La Cittadina al Senato per il M5S, Enza Blundo, ha voluto ricordare al ministro Giannini le 'molte ombre e le stranezze' che si sono già addensate intorno a questo concorso, nonostante le rassicurazioni avanzate dal Governo in occasione di una precedente interrogazione pentastellata.

Basti pensare alla poca (o nessuna) chiarezza in merito ai criteri di valutazione adottati dalle commissioni o ai tempi ristrettissimi che sono stati concessi ai candidati per le loro risposte.

Concorso docenti, Blundo, M5S: 'Ministro Giannini, cosa accadrà a quei docenti abilitati ma non idonei?

Vogliamo parlare anche dell'altissimo numero di bocciature che si è registrato durante la correzione delle prove scritte? La senatrice Blundo ha affermato che tale numero risulta talmente anomalo da far pensare ad una disponibilità 'reale' di posti nettamente inferiore a quella originariamente messa a disposizione, ovvero 63.712 cattedre.Non dimentichiamoci, poi, che il concorso docenti è stato imposto dal Miur, nonostante quei candidati siano stati già ampiamente valutati con prove analoghe.

A questo proposito, sarebbe opportuno, conclude la senatrice, che il ministro Giannini andasse a chiarire cosa accadrà a quei docenti che non risulteranno idonei e che, secondo la legge 107, dovrebbero essere allontanati dal contesto scolastico, nonostante anni e anni di servizio prestato nelle scuole all'insegna della professionalità e dell'impegno.