Brutte notizie per i cosiddetti lavoratori precociche, nonostante abbiano raggiunto una lunga carriera contributiva, sono costretti tuttora a lavorare per via dell'allungamento dell'età pensionabile previsto dalle norme Fornero. Dopo i numerosi incontri susseguitisi in questi giorni tra Governo e sindacati, si fa sempre più concreto, il rischio di intervenire in due tempi sul capitolo della previdenza.

Governo concentrato su Ape e flessibilità

La decisione definitiva, però, potrebbe essere presa dopo il 20 settembre, giorno in cuoi verrà reso noto l'Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza volto a certificare il bilancio per il prossimo anno.

Flessibilità in uscita, Anticipo Pensionistico (APE) e cumulo gratuito dei versamenti contributivi, sono queste le misure che con molta probabilità verranno inserite nella Legge di Stabilità 2017 sulla quale si aprirà un capitolo a partire dalla fine di settembre.

L'esecutivo sembra ormai più deciso nel rimettere mano al capitolo delle Pensioni anche se il viceministro dell Economia Enrico Zanetti, preferirebbe intervenire su altre priorità che potrebbero favorire una crescita economica del Paese. Si tratta del blocco dell'aumento dell'Iva e del taglio dell'Ires anche se c'è la consapevolezza che le risorse potrebbero non bastare. "Le priorità del Governo sono evitare l'aumento dell'Iva, ridurre le tasse sul lavoro e rinnovare i contratti degli statali, poi si può pensare a interventi redistributivi sulle pensioni", ha affermato Zanetti nei giorni scorsi.

Probabile slittamento di Quota 41

Seppure il Governo avrebbe già le idee chiare per i precoci, invece, la misura a loro dedicata potrebbe saltare per la prossima primavera nonostante il costante pressing dei sindacati. Si tratta del famigerato bonus contributivo a favore del lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi prima del 18 esimo anno di età.

Il meccanismo di Quota 41,invece, potrebbe non essere preso in considerazione dalle forze politiche visti gli ingenti costi che le casse statali sarebbero costretti a sopportare. Ma di ciò si discuterà il prossimo anno.