Nella Legge di Stabilità 2017 verranno inserite solo le misure riguardanti i lavoratori precoci e usuranti e la flessibilità in uscita; argomenti che vengono considerati la maggiore priorità dell'esecutivo. Gli altri interventi potrebbero slittare per il prossimo anno.
Non ci sono risorse, Renzi: 'Interventi in due tempi'
È questa l'ipotesi spacchettamento in due tempi volta a ripristinare una maggiore flessibilità in uscita e ad assicurare una copertura ai lavoratori precoci rimasti penalizzati dalle norme dettate dalla Riforma Fornero. L'obiettivo del Governo resta anche la valutazione degli oneri da sostenere per attuare gli interventi previsti.
Circa 700 milioni di euro, infatti, dovrebbero servire per finanziare l'Ape di Renzi, il cosiddetto anticipo pensionistico per gli ultra 63 enni mentre altri 900 milioni di europotrebbero essere utilizzati per lo stop alle ricongiunzioni onerose al fine di rendere più agevole l'uscita dall'attività lavorativa, visto che garantirebbe il cumulo dei contributi versati in più gestioni previdenziali in un unico fondo. La misura potrebbe essere valida per i lavoratori con carriere discontinue che tuttora non raggiungono i requisiti per richiedere il trattamento pensionistico.
Bonus contributivo allo studio del Governo
Grande soddisfazione tra i sindacati dopo che l'esecutivo ha manifestato la volontà di intervenire sul tema delicato dei lavoratori precoci anche se le parti sociali continuano il loro pressing per l'approvazione del meccanismo di Quota 41. L'esecutivo, infatti, starebbe studiando l'ipotesi di un bonus contributivo a favore dei lavoratoriche hanno iniziato a lavorare prima della maggiore età.
Stando ad alcune voci trapelate, al momento solo circa 2,5 miliardi di euro potrebbero essere reperite. È questo il motivo che spinge lo stesso Renzi ad intervenire in due tempi. Sul treno della Legge di Stabilità potrebbero salire gli interventi riguardanti i lavoratori precoci, l'Ape e lo stop alle ricongiunzioni onerose.
I restanti interventi, ovvero la quattordicesima per le Pensioni medio-basse, l'estensione della no tax area per i pensionati e la modifica dei requisiti in base alla speranza di vita, potrebbero ricevere una risposta a partire dalla prossima primavera.