In Campania dilaga la protesta dei docenti contro l'esodo al Nord. La situazione appare particolarmente difficile su due fronti, così come viene riportato dal quotidiano 'Repubblica': il primo riguarda i posti che risultano ancora scoperti (ben 780); il secondo relativo ai quasi quattromila ricorsi presentati dai docenti costretti dall'algoritmo del Miur a dover abbandonare i loro luoghi d'origine.

Ultime news scuola, sabato 27 agosto 2016: mobilità docenti Campania, quasi 4.000 ricorsi

La direttrice dell'Ufficio Scolastico Regionale della Campania, Luisa Franzese, ha espresso tutta la propria preoccupazione, sottolineando come la Campania sia una delle regioni più complesse, anche perchè le operazioni relative al concorso sono ancora in alto mare rispetto ad altre zone d'Italia.

Le cattedre dell'organico di diritto che risultano ancora scoperte sono in totale 780, ben 430 delle quali nelle superiori, 278 nelle scuole medie, 62 all'infanzia e solo 10 nella primaria: si procederà dunque con le immissioni in ruolo dei docenti iscritti nelle graduatorie ad esaurimento e, laddove sia possibile, con i vincitori del concorso.

Mobilità docenti Campania: Miur '1400 insegnanti sono rientrati contro i 1000 che se ne andranno'

I contenziosi dei docenti che si sono autodefiniti come 'I deportati al Nord' arriveranno a sfiorare quota 4.000, un numero altissimo se si considera che il totale dei movimenti riguardanti gli insegnanti della Campania sono stati poco più di 7.300. L'obiettivo è quello di arrivare ad una soluzione anche se il Miur continua a trincerarsi dietro il fatto che molti docenti, assunti prima del 2015 e in servizio al Nord, sono riusciti a rientrare nella loro regione d'origine: da Viale Trastevere parlano di 'saldo positivo' (1400 insegnanti che rientreranno a casa contro i 1000 che se ne andranno).

Mobilità docenti Puglia: Uil Scuola 'Governo ha innescato singolare guerra tra poveri'

Situazione difficile anche in Puglia dove, secondo la Uil Scuola, siamo già arrivate alle mille istanze di contenzioso contro il trasferimento forzato dei docenti pugliesi al Nord e al Centro Italia. Il segretario generale della Uil Scuola Puglia, Gianni Verga, ha parlato di 'una singolare guerra tra poveri', tutto questo a causa delle scelte operate senza alcun criterio da parte di questo governo.A questo proposito citiamo una testimonianza, raccolta dal sito 'Borderline24.com', di un marito di un'insegnante che a 53 anni è dovuta passare dal ruolo di 'felice precaria' a quello di 'condannata', essendo stata trasferita da Lecce al Lido di Venezia, dove bisogna spendere almeno tremila euro al mese per vivere.