'Le lezioni partiranno regolarmente' questa la rassicurazione del sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi in occasione di un'intervista realizzata per TV2000. Acqua sul fuoco delle polemiche che hanno investito il mondo della Scuola nelle ultime settimane per quanto riguarda le questioni legate alla mobilità e ai posti che resteranno scoperti: la tanto temuta 'supplentite' non creerà problemi per l'avvio regolare del nuovo anno scolastico 2016/2017.

Ultime news scuola, 24 agosto 2016: Toccafondi 'Docenti da Sud a Nord? Non possiamo farci nulla'

Certamente, l'alto numero delle supplenze rischia di porre sotto cattiva luce i 'risultati positivi' della riforma Buona Scuola ed ecco perchè l'onorevole Toccafondi non esita a ricordare, ovviamente con i 'numeri', gli sforzi del governo. 'Abbiamo stanziato 3 miliardi e assunto quasi 170mila docenti a tempo indeterminato, tutto questo dopo decenni di tagli - ha sottolineato il sottosegretario al Miur - Mi dispiace se tanti docenti non sono contenti in quanto costretti a spostarsi soprattutto dal Sud al Nord ma la scuola italiana è questa' ha dichiarato Toccafondi lasciando intendere che non si può cambiare un dato di fatto innegabile, ovvero quello dell'impossibilità di 'spostare i ragazzi dove ci sono più insegnanti.

Nonostante tutto, 'è importante sottolineare come il governo stia investendo per la scuola'.

Buona Scuola, Toccafondi: 'Avvio anno scolastico regolare, governo ha fatto molto per la scuola'

Le risposte del Miur, ancora una volta, sono generalizzate e si cerca puntualmente di evitare di fornire spiegazioni sul funzionamento del misterioso algoritmo ministeriale, quel meccanismo che è stato capace di creare così tanto malcontento.

Il concetto 'pilatesco' resta quello: le regioni del Sud sono piene di insegnanti ma il maggior numero di studenti sono al Nord e allora non ci possiamo fare niente.

Nel corso dell'intervista, Toccafondiha menzionato anche un altro argomento che sta particolarmente a cuore al governo ovvero l'alternanza scuola lavoro: 'Vogliamo una scuola più a contatto con il mondo reale, che deve essere capace di dialogare con la realtà. Questo è ciò che vogliamo per i nostri ragazzi'.