Si stanno per aprire le procedure per la 'chiamata diretta'dei vincitori del concorso Scuola 2016 e di coloro che sono rimasti in GaE. La legislazione è chiara, le assunzioni dovrebbero avvenire con la quota del 50% per ogni gruppo. La chiamata diretta funzionerà allo stesso modo: innanzitutto, vi sarà l'attribuzione dell'ambito territoriale; successivamente si aprirà la possibilità di inviare le istanze online alle scuole che hanno pubblicato gli avvisi; poi, avverrà la 'chiamata diretta' in senso stretto, dunque la scelta sulla base di criteri stabiliti; infine, tutti coloro che non avranno prodotto domanda o non sono stati scelti avranno l'assegnazione da parte dell'USR della sede.

I docenti che non intendono accettare la chiamata diretta saranno espunti definitivamente da ogni graduatoria. Ma quanti saranno i posti a disposizione dopo le procedure di mobilità? In quanti possono sperare nell'assunzione?

Chiamata diretta: concorso scuola 2016 e squilibrio Nord/Sud

Secondo alcuni calcoli forniti dal sito TuttoScuola, su circa 175 mila candidati che si sono presentati alle selezioni per il concorso scuola 2016, appena 40mila circa dovrebbero superarlo (ammettendo che all'orale il tasso di bocciature sia pressoché minimo). Significa che circa 1/3 delle cattedre messe a disposizione non potrà essere coperto. A questo punto, si pone nuovamente la contraddizione del rapporto Nord/Sud: per molte cdc vi sarà un numero elevato di candidati vincitori rispetto alle cattedre a disposizione (Sud) e un numero elevato di cattedre senza candidati vincitori (Nord).

Il concorso scuola 2016 è regionale ma si sta paventando l'ipotesi di un provvedimento di urgenza del governo per spostare nuovamente docenti del Sud al Nord. Si tratta, comunque, soltanto di un'ipotesi.

Concorso scuola 2016, GaE e la chiamata diretta per il triennio 2016/2019

Un altro elemento sottolineato da TuttoScuola riguarda sempre l'alto tasso di bocciature al concorso scuola.

Se le cattedre che sono state messe a disposizione esistono davvero, allora il fatto che soltanto i 2/3 dei posti messi a concorso saranno coperti dai vincitori (circa 40mila su circa 60mila), significa che vi saranno un bel po' di cattedre vacanti. Il primo anno (il 2016/2017) dovrebbe andare bene, ma già dal secondo e ancor di più dal terzo (2018/2019), i problemi potrebbero essere importanti con circa 20mila cattedre senza docenti. Insomma, la confusione regna sovrana per il momento e si attendono interventi del Miur. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.