Il primo giorno di Scuola quest'anno è partito nel caos. Molte classi sono state accorpate e molti studenti rimandati a casa tra le proteste delle famiglie che chiedevano spiegazioni sulla mancanza di professori. Il fallimento del concorso docenti ormai è sotto gli occhi di tutti, con i clamorosi ritardi e le clamorose sviste del cervellone informatico del Miur. Troppo ridotti i tempi per inserire i CV propedeutici alla chiamata diretta e così i sistemi informatici sono andati in tilt provocando la mancata assegnazione di cattedre in tantissimi istituti.
La confusione generale negli USP
Negli uffici scolastici di diverse regioni, presi d'assalto dai docenti per le convocazioni da graduatorie di merito, si sono vissuti momenti di tensione. In qualcuno di questi è stato emanato un avviso di ripetizione delle convocazioni per l'assegnazione delle cattedre destinate ai vincitori del concorso. In altri la protesta dei docenti delle Gae destinatari di provvedimenti cautelari di inserimento con riserva nelle graduatorie è sfociata nel blocco delle stesse. I militari dell'Arma sono intervenuti per placare gli animi e richiamare i dirigenti al rispetto delle ordinanze dei tribunali.
In altri ancora sono stati gli stessi docenti ad informare quali cdc fossero esaurite.
Tutto rinviato alla prossima settimana
Eppure diversi presidi hanno imprecato al default dei sistemi informatici che hanno bloccato di fatto le nomine e impedito così la realizzazione dell'innovazione introdotta dalla 107 relativa alle nomine in ruolo. Gli Usp che nei giorni scorsi avevano chiesto insegnanti aggiuntivi per via dell'aumento di studenti (richiesta respinta dal Miur) si sono visti costretti a procedere con chiamate fino all'avente diritto. Questa clamorosa débacle dei sistemi ha finito con lo scontentare veramente tutti. L'epilogo finale della storia sarà quello di tornare a rifare le convocazioni da parte degli USR consentendo ai docenti di scegliere i posti, come sempre avvenuto prima della 107. Nel frattempo le scuole possono attendere.