Le ultime novità sulle pensioni aggiornate ad oggi 4 settembre ci riportano le indiscrezioni del quotidiano Repubblica sul prossimo pacchetto previdenziale che il governo inserirà nella Legge di Stabilità e che sarà a tutti gli effetti la prima "tranche" della riforma Pensioni per il 2017. Dai lavoratori precoci all'anticipo pensionistico (Ape) su misura, sono soltanto alcuni dei punti contenuti, secondo il quotidiano, all'interno del piano da 2 miliardi previsto dall'esecutivo Renzi. In ballo anche l'aumento delle pensioni minime.
Pensioni, bonus contributivo per i precoci tra le misure per i pensionandi
Le ultime notizie sulle pensioni sono favorevoli alla categoria dei precoci. Secondo Repubblica, all'interno del piano previdenziale predisposto dal governo, figurerebbe infatti anche il bonus contributivo per i lavoratori precoci, misura per la prima volta portata sul tavolo da Tommaso Nannicini e accolta tra plausi e qualche critica da parte della stessa platea. Se da un lato infatti consentirebbe ai precoci di ottenere uno "sconto" di 4/6 mesi per ogni anno di lavoro prima dei 18 anni di età, allo stesso tempo ridurrebbe notevolmente il numero dei lavoratori interessati.
Si torna dunque a parlare prepotentemente di veri precoci, quelli cioè a cui il bonus contributivo è rivolto.
Resterebbero fuori non soltanto coloro che non hanno completato un anno di contributi prima dei 18 anni ma anche tutti coloro che hanno lavorato in nero. Da un'idea di pensione "anticipata" per i precoci a quota 41 per tutti ad un bonus contributivo che interesserebbe soltanto una parte di quelli che hanno lottato nelle piazze italiane negli ultimi mesi.
L'intervento in favore delle cosiddette pensioni precoci rientrerebbe tra le misure a favore dei pensionandi, per cui sono destinati complessivamente un miliardo di euro. Ricordiamo che tra meno di dieci giorni, secondo quanto dichiarata dall'amministratore del gruppo dei lavoratori precoci, ci sarà un nuovo colloquio con Nannicini.
Un confronto che si preannuncia decisivo, dal quale conosceremo nei dettagli il futuro della categoria.
Per i pensionandi ricordiamo che è prevista anche la pensione anticipata a 63 anni. La novità, descritta da Repubblica, sta in un Ape su misura, un anticipo pensionistico personalizzato, come da titolo. Che cosa significa? I pensionandi decideranno autonomamente quanta parte dell'Ape ritirare, se il 100 per cento oppure il 30 (e così via). Ciò permetterebbe al governo di risparmiare ulteriormente, avvicinando la spesa per la pensione anticipata a 500 milioni di euro.
Tra le misure a favore dei pensionati ci sono invece l'innalzamento delle pensioni minime ed estensione della quattordicesima.
C'è poi in ballo anche l'aumento della no tax area. Come specificato su Repubblica però, tutto non potrebbe rientrare nella spesa di 2 miliardi prevista dal governo. Qualcosa deve necessariamente restare fuori. Occorrerà capire, nei prossimi giorni, quale strada deciderà di percorrere l'esecutivo.
In vista della nuova riforma delle pensioni si parla appunto di due liste. I lavoratori precoci rientrerebbero in quella dove sono presenti anche Ape e quattordicesima. Una seconda lista prevede ricongiunzione gratuita, no tax area, usuranti e penalizzazioni per i pre-62. È il momento delle riflessioni finali. A breve toccherà decidere. Decisioni che possono segnare il destino del governo e del premier Renzi.