E' il tema della riforma Pensioni ad animare il dibattito politico e sindacale al rientro delle vacanze estive. Oltre alla questione della flessibilità in uscita dal lavoro per l'accesso a nuove formule di pensione anticipata, su tavolo del confronto anche la soluzione quota 41 per i lavoratori precoci, la possibile estensione dell'opzione donna sino al 2018, le ricongiunzioni pensionistiche gratuite e l'aumento delle pensioni minime su cui è tornato ad esprimersi, oggi, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali che ritiene"possibile una larga condivisione" delle proposte per la riforma delle pensioni.
Pensioni, dall'Ape all'Opzione donna: le proposte al centro del confronto
"Abbiamo bisogno - ha dichiarato Giuliano Poletti - di fare un intervento sulle pensioni minime.
O lo facciamo incrementando e allargando la quattordicesima - ha detto l'esponente del Governo Renzi - o lo facciamo in un'altra maniera. Ma abbiamo bisogno - ha sottolineato - di dare più soldi alle pensioni più basse". In un modo o nell'altro, dunque l'esecutivo sembra sempre di più intenzionato a dare un bonus, per dirla alla Renzi, ai pensionati che prendono le pensioni più basse. Sulla flessibilità in uscita per l'accesso ai prepensionamenti "dobbiamo togliere - ha detto Poletti intervenendo oggi alla festa dell'Unità di Firenze - alcuni elementi di ingiustizia e blocco grave prodotti dalla legge Fornero e da qualche altra legge" sul sistema previdenziale.
In particolare sull'Anticipo Pensionistico (Ape) "noi faremo un'operazione di flessibilità - ha spiegato ancora oggi il ministro del Lavoro - dove lo Stato metterà soldi per i più deboli. Gli altri - ha spiegato riferendosi chiaramente alle penalizzazioni che saranno previste per le pensioni anticipate - potranno fare i loro conti, avranno un costo, valuteranno se vale la pena".
Damiano insiste su quota 41 per lavoratori precoci e opzione donna 2018
Più o meno soddisfatto il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, che dal punto di vista politico intanto precisa: "Io non sono di maggioranza - ha detto - ma di minoranza". E rivendica i meriti dell'apertura del tavolo di confronto tra governo e sindacati."Ce lo siamo conquistato", ha detto il parlamentare della minoranza del Pd vicino alle posizioni della Cgil.
"Questo è il Renzi 2", ha detto Damiano alla Festa dell'Unità di Bologna non nascondendo un certo ottimismo per l'evolversi del confronto sulla riforma pensioni in vista del varo della legge di Stabilità 2017. Secondo Damiano occorrono almeno 2 miliardi di euro per l'Ape, la quota 41 per i precoci, la proroga di opzione donna. Ma la minoranza dem chiede a governo anche interventi "sul cumulo gratuito dei contributi, sull'equiparazione della no tax area per i pensionati e l'incremento - ha spiegato Damiano - della quattordicesima dei pensionati più poveri".