Ci siamo abituati, ormai, alle clamorose differenze di 'veduta' tra il Miur e il personale della scuola: ogni qualvolta sorgano polemiche o vengano sollevate delle critiche nei confronti dell'operato del dicastero di Viale Trastevere, quest'ultimo tende subito a 'minimizzare', a buttare acqua sul fuoco.

Così, di fronte alle oltre 2.600 conciliazioni ammesse in merito agli errori commessi dall'algoritmo ministeriale durante le operazioni di mobilità, il ministro dell'istruzione, Stefania Giannini, non ha perso occasione per spegnere i 'bollenti spiriti' dei sindacati.

Ultime news scuola, domenica 4 settembre 2016: Giannini 'Docenti insoddisfatti, percentuale minima'

Così, la responsabile dell'istruzione in Italia, in occasione della sua presenza al Forum di Cernobbio, ha confermato che il Miur ha gestito la mobilità nella 'sua complessità', complessità derivante dal fatto che il numero delle domande di trasferimento si è quasi raddoppiato, proprio in virtù del fatto che la legge 107 ha offerto la possibilità a tutto il personale docente di presentare la propria istanza.

La mobilità di quest'anno ha coinvolto '207 mila persone' ed ecco perchè il numero di chi è rimasto insoddisfatto dell'esito della propria domanda è minimo, 'inferiore al 2 per cento'.

'E' un dato molto importante' ha sottolineato il ministro Giannini che, tra l'altro, ha confermato come l'inizio dell'anno scolastico avverrà regolarmente, tra pochi giorni.

Mobilità docenti ultime notizie: Giannini 'Legge 107 ha offerto a tutti possibilità di fare domanda'

Resta, comunque, il fatto che il meccanismo impostato per l'algoritmo ministeriale resta ancora sconosciuto e temiamo che tale resterà, visto che il ministro non ha voluto nemmeno toccare questo tasto. Tra l'altro, occorre anche aggiungere che le contestazioni promosse dai sindacati e, in prima persona, dagli stessi docenti 'penalizzati' riguardano i trasferimenti su ambiti territoriali, quindi le ultime fasi della mobilità.

Il numero di domande insoddisfatte sui primi ambiti indicati dagli insegnanti sono ben più alte del 2 per cento (scarso) indicato dal ministro: stiamo parlando di migliaia di docenti costretti a trasferirsi in province lontano dal loro luogo di residenza.Ancora una volta, per il Miur è tutto OK visto che gli errori rappresenterebbero una percentuale irrisoria rispetto al 'gigantesco' piano di mobilità gestito dall'amministrazione centrale. In Viale Trastevere non mancano di certo gli 'estintori'.