Siamo ai limiti dell'assurdo, siamo 'alla frutta'. Questo il laconico commento del presidente dell'Anief, Marcello Pacifico, a proposito delle conciliazioni relative agli errori commessi dal Miur durante le operazioni di mobilità. Ieri sono state presi in esame i ricorsi dei docenti della Scuola primaria e non sono mancate le situazioni grottesche come quella di un'insegnante dell'ambito Lazio 1 che aveva presentato conciliazione per il Lazio 8 finendo addirittura a Messina!

Ultime news scuola, mercoledì 31 agosto 2016: Mobilità 'Docenti potevano essere accontentati'

Insomma di male in peggio, anche perchè, con la chiamata diretta e i ritardi accumulati nel concorso, diventa difficilissimo sapere quali posti resteranno liberi: c'è il rischio di assegnare dei posti che, invece, sono già occupati.Il presidente dell'Anief non può fare a meno di menzionare i 30 mila posti liberi che possono essere tranquillamente assegnati ai docenti, senza scavalcare i diritti dei colleghi precari oppure quelli degli studenti disabili, permettendo di occupare posti sul sostegno nonostante non si abbia la specializzazione, lasciando fuori, però, circa cinquemila nuovi docenti specializzati.

Insomma, un caos completo, soprattutto se si tiene conto del fatto che, negli ultimi dieci anni, nonostante si sia provveduto alla riduzione degli organici, si continuino a nominare oltre 100mila supplenti al 30 giugno, per non parlare dei 36mila docenti di sostegno chiamati per sopperire alle esigenze delle certificazioni.

Mobilità docenti ultime notizie: Anief 'Basta con questa beffa'

'Basta con questa beffa' ha sottolineato Pacifico 'occorre fare in tempi rapidi un'inchiesta ministeriale sulla vacanza di questi posti'. La soluzione proposta dal presidente dell'Anief sarebbe, poi, quella di un nuovo piano straordinario di immissioni in ruolo che vada a coinvolgere i docenti delle graduatorie di istituto nonchè il personale Ata.

In secondo luogo, tenere presente i posti per la mobilità e per le assegnazioni provvisorie: non ci sono alternative per sconfiggere la 'supplentite' e per far sì che venga garantita la correttezza nelle operazioni di mobilità e per evitare i ricorsi in Tribunale.