Si torna a parlare di mobilitazione scolastica, ed in particolar modo di mobilitazione 'unitaria'. Sabato 3 e domenica 4 settembre, i Comitati LIP Scuola hanno tenuto a Roma un'assemblea nazionale all'interno della quale sono stati fissati alcuni punti importanti per quanto concerne la lotta ai 'micidiali effetti della legge 107'.
Ultime news scuola, 6 settembre 2016: Comitati Lip Scuola 'Mobilitazione unitaria contro legge 107'
Mobilitazione sì, ma a patto che questa sia unitaria e che possa coinvolgere tutte le forze del movimento della scuola, dai sindacati agli studenti, passando per i vari gruppi, associazioni e movimenti.
Insomma, il concetto è chiaro: senza unità non è possibile contrastare efficacemente la riforma Buona Scuola.Occorre, pertanto, ripartire con lo stesso spirito che aveva permeato il grande sciopero del 5 maggio 2015, una manifestazione eclatante proprio perchè vide l'adesione della stragrande maggioranza dei movimenti scolastici.Non mancheranno certamente le difficoltà, anche perchè l'assemblea nazionale si è dedicata anche alla campagna riguardante il referendum costituzionale. Se da una parte non si può negare che una vittoria del NO darebbe notevole impulso anche alla lotta contro la riforma scolastica, dall'altra c'è il rischio che tale impegno possa causare una dispersione delle forze.
Referendum contro legge 107 e referendum costituzionale: l'autunno 'caldo' della scuola
Oltre al referendum costituzionale, non dobbiamo dimenticarci le oltre cinquecentomila firme raccolte per il referendum 'ad hoc' contro la legge 107, per il quale si dovrà attendere la risposta della Corte di Cassazione, ancora impegnata nell'esame delle firme che sono state raccolte dai vari comitati sparsi in tutta Italia.Dunque, si preannuncia un autunno particolarmente 'caldo' e impegnativo per i Comitati LIP Scuola.
E' chiaro, comunque, che serve a poco protestare se poi viene a mancare l'unità di intenti, soprattutto in seno a quei sindacati che non vogliono assumere posizioni troppo 'radicali' per non 'compromettere' i rapporti con il governo. Vedremo se l'appello per la mobilitazione unitaria sarà ascoltato seriamente oppure se dovremo fare i conti con le solite diversità di vedute.