Si avvicina il referendum sulla riforma costituzionale e con esso, probabilmente, un nodo cruciale per il futuro del governo Renzi. Lo stesso Presidente del Consiglio aveva dichiarato, in un primo momento, che il percorso del suo esecutivo si sarebbe interrotto, in caso di vittoria del NO: per la verità, negli ultimi giorni, tale affermazione è stata smentita dallo stesso premier che ha lasciato intendere di voler proseguire ugualmente anche nell'eventualità che il referendum determini un risultato negativo.

Ultime news scuola, venerdì 26 agosto 2016: USB Scuola 'No alla riforma costituzionale'

Il sindacato di base, USB Scuola, ha colto l'occasione per ribadire il proprio intransigente 'NO' alla riforma costituzionale in quanto i lavoratori andrebbero incontro ad una progressiva subordinazione dei loro diritti di fronte alle esigenze del profitto privato.

L'intento, secondo il sindacato, sarebbe quello di adeguare la scuola a un modello aziendalistico, di tipo verticistico. Del resto, i 'sintomi' di questa trasformazione appaiono già evidenti nella Buona Scuola renziana: basti pensare al potere discrezionale affidato nelle mani dei dirigenti scolastici che potranno decidere chi potrà lavorare e chi no, chi si sarà meritato il premio e chi, invece, no; senza contare quel lavoro non retribuito imposto agli studenti attraverso l'alternanza scuola-lavoro.

Tutti elementi che vanno in direzione opposta ai principi contenuti nella Costituzione.

USB Scuola e referendum costituzionale: 'Attacco ai diritti del lavoro'

Se da una parte l'USB Scuola si è schierata in maniera decisa per il NO al referendum, lo stesso sindacato di base sottolinea come siano 'inaccettabili le posizioni dei sindacati concertativi', in taluni casi ambigui o addirittura favorevoli al SI.Per USB Scuola è chiaro come vi sia uno stretto legame 'tra riforma costituzionale e attacco ai diritti del lavoro' ed ecco perchè l'invito che viene rivolto ai lavoratori della scuola è quello di aderire in massa alle iniziative organizzate per la campagna referendaria volta a sostenere la vittoria del NO.