La Scuola pubblica italiana, oramai da anni, è alle prese con enormi disagi quotidiani come quello, ormai famosissimo, della mancanza di carta igienica. Nonostante la campagna propagandistica del governo Renzi, con gli ormai celebri tre miliardi che il Presidente del Consiglio avrebbe 'messo sulla scuola', questi problemi, in molte scuole, rimangono, eccome se rimangono.

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Il sito specializzato Tecnica della Scuola ha portato all'attenzione il caso della scuola Casati di Milano, dove è stato diffuso un volantino all'interno del quale si comunicava alle famiglie la necessità di rotoli di carta igienica: a tal proposito, ogni bambino avrebbe dovuto portare una confezione dell'indispensabile 'accessorio'.

William Hardy, inglese e padre di uno di questi giovani, è rimasto esterrefatto di fronte ad una simile richiesta, assurda se non fosse per il fatto che ci troviamo in Italia e così ha pensato bene di fotografare quel foglio e di scrivere qualche riga sul sito Web 'Thelocal.it', un magazine che riporta in inglese le notizie provenienti dal nostro Paese.'Bring your own loo roll,' broke Italian school tells kids, il titolo del post pubblicato da William Hardy, post che, naturalmente, è stato ripreso da altre fonti autorevoli come il 'The Independant' o il 'Daily Mail' che hanno commentato, con meraviglia, quella che appare come un'illogica e stramba richiesta, talmente illogica che in Italia si ripete ormai da vent'anni o forse più.

La stampa inglese si meraviglia della mancanza di carta igienica

A questo proposito, William Hardy ha cercato di sollevare la questione in tono polemico anche se ciò che, forse, ha dato maggiormente fastidio è proprio il senso di rassegnazione della scuola italiana, non solo di fronte alla mancanza di un 'bene' indispensabile come la carta igienica, ma, più in generale, allo stato in cui versa la scuola pubblica. Non è tanto per quella confezione di carta igienica o per una saponetta, quanto per la frustrazione che prova un cittadino che paga le tasse e che deve mandare il proprio figlio in una scuola dove cadono i soffitti, dove le aule sono inagibili, dove persino i bagni mancano dello stretto necessario.