In un contesto turbolento come quello attuale, caratterizzato dal feroce dibattito inerente il referendum del 4 dicembre, sta per giungere alla Camera il testo della Legge di Bilancio 2017.Tale DDL darà la possibilità di comprendere meglio come il Governo ha deciso di muoversi per l’anno venturo sotto molteplici punti di vista, in particolare su alcuni settori nevralgici come sanità, istruzione e Lavoro.
Per quanto riguarda l’ultimo ambito menzionato, le indiscrezioni non sono tardate ad arrivare; sono diverse, infatti, le voci inerenti le scelte effettuate dall’esecutivo in materia di politiche di inserimento nel lavoro ed agevolazioni alle imprese.
La fine dello sgravio contributivo generalizzato
Come già accennato in un articolo precedente riguardante il sud Italia, si fa sempre più concreta la possibilità che il 2016 sia l’ultimo anno in cui si potrà richiedere l’esonero biennale del 40% sul pagamento dei contributi dei dipendenti assunti a tempo indeterminato.A tal proposito, è bene ricordare che i datori di lavoro potranno continuare a richiedere tale agevolazione fino alla fine del 2016.
Nuove agevolazioni in vista?
Al fine di combattere quello che può essere il devastante effetto sulle prospettive occupazionali della rimozione dello sgravio biennale dal ventaglio delle possibili agevolazioni a vantaggio del datore di lavoro, si profila la possibilità di inserire, all’interno della Legge di Bilancio,due nuove tipologie di agevolazioni:
- la prima, un’agevolazione per le aree svantaggiate, riguarda le regioni definite meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), e quelle considerate in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna). Dovrebbe essere legata alle assunzionidigiovanitra i 15 e i 24 anni, di lavoratori privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, e di soggetti di età superiore ai 50 anni, poste in essere da datori di lavoro la cui attività è svolta in unità produttive ubicate in tali regioni. Ci sarebbe, così, la possibilità di richiedere uno sgravio contributivo totale (simile a quello previsto per il vecchio esonero triennale) fino ad un massimo di € 8.060. Tuttavia, sembra che l’entità dell’esonero sarà inferiore nel caso di assunzione di soggetti ultracinquantenni.
- la seconda invece, riguarda l'ipotesi diassunzione a tempo indeterminato di studenti.Essa prevede lapossibilità, per il datore di lavoro, di usufruire di uno sgravio contributivo triennale fino a € 3.250 annui per l’assunzione di: alunni di scuola per i quali è previsto l'obbligo dialternanza scuola-lavoro; studenti di istituti di istruzione e formazione professionale; studenti universitari e giovani assunti con contratto di apprendistato per la qualifica ed il diploma professionale o di alta formazione e ricerca.
A questo punto è necessario attendere l’arrivo del testo di legge alla Camera (previsto entro il 24 ottobre) per poter capire quali propositi verranno rispettati e quali, invece, si perderanno nel dedalo delle discussioni alle Camere.