Le ultime novità sulle pensioni aggiornate ad oggi 3 ottobre prendono spunto dalle dichiarazioni di Giuliano Poletti durante L'intervista, trasmissione condotta da Maria Latella, in onda su Sky TG24. Si è parlato di estensione e aumento della quattordicesima, oltre che dell'inserimento della pensione anticipata e dell'abolizione delle ricongiunzioni onerose. Parole importanti quelle del ministro del Lavoro, tra i protagonisti principali del confronto tra governo e sindacati per la riforma Pensioni del 2017, con la fumata bianca registratasi lo scorso 28 settembre.

Pensioni, le parole di Poletti sull'aumento della quattordicesima

Le ultime notizie sulle pensionihanno per protagonista il ministro Poletti e la questione inerente la quattordicesima. A L'Intervista di Maria Latella, il rappresentante del governo Renzi ha confermato che un milione di persone che non prendevano la quattordicesima a partire dal prossimo anno la avranno. Cifre che giravano già nei giorni scorsi e ufficializzate dal ministro del Lavoro in occasione dell'ultima intervista.

Non si è parlato però soltanto di estensione della platea ma anche dell'aumento della quattordicesima per i pensionati che già la percepivano. Poletti, a proposito, ha spiegato che l'incremento dovrebbe essere intorno al 30 per cento.

Percentuali che devono però essere ancora confermate, come ribadito dal ministro, che non può fare ancora dei calcoli preciso. Qualora la percentuale del 30% fosse confermata, si tratterebbe di un bel salto in avanti per chi percepisce la 14ma.

Si è poi parlato dell'Ape, l'anticipo pensionistico studiato dal governo che prevede un prestito della durata di 20 anni.

In condizioni tra virgolette normali, il taglio sull'assegno previdenziale per ogni anno di anticipo dovrebbe aggirarsi intorno al 6 per cento. Se si sceglie di anticipare l'uscita dal mondo del lavoro di tre anni, la decurtazione sale al 18 per cento. Su tali percentuali si continuerà comunque a lavorare, percentuali criticate dallo stesso Cesare Damiano, che punta a rendere l'Ape più appetibile agli occhi del pensionando, che deve decidere se andare o meno in pensione anticipatamente.

Sempre in riferimento alla pensione anticipata a 63 anni, Poletti ha spiegato che i disoccupati non pagheranno la l'anticipo della pensione. Il ministro ha dichiarato infatti che coloro i quali non possono permettersi di scegliere se andare o meno in pensione in quanto disoccupati avranno dal governo la possibilità di accedere al prepensionamento senza pagare la rata del prestito per venti anni.

Nel corso dell'intervista si è avuto modo anche di parlare dell'abolizione delle ricongiunzioni onerose, che dal prossimo anno diventeranno gratuite. Giuliano Poletti ha affermato che l'esecutivo ha ritenuto ingiusto che un lavoratore dovesse pagare il ricongiungimento di due posizioni contributive diverse (privato prima, pubblico poi, questo l'esempio portato in trasmissione).

Ora le ricongiunzioni saranno gratuite.

Permane, intanto, lo stato di agitazione tra i lavoratori precoci, viste le scelte adottate dal governo, di concedere quota 41 soltanto a coloro che sono disoccupati, senza ammortizzatori sociali, invalidi oppure sono addetti ad attività gravose, da stabilire insieme ai sindacati. Uno degli amministratori del gruppo dei lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti ha annunciato una prossima manifestazione insieme alle altre categorie di lavoratori che si reputano danneggiati dalle attuali misure.