Si continua a parlare delle prossime modifiche sulle Pensioni che verranno inserite all'interno della legge di stabilità 2017, le ultime notizie di oggi arrivano dal presidente della Commissione lavoro alla Camera, Cesare Damiano, che ha parlato delle pensioni per i lavoratori precoci, e dell'Opzione donna, ribadendo ancora una volta che ci sono delle criticità da affrontare e che serviranno soluzioni eque in tempi brevi. Intanto il Governo spiega una nuova rivalutazione delle pensioni superiori a 3 volte il trattamento minimo INPS, con il ritorno della perequazione dal 2019, tra due anni.

Pensioni precoci e Opzione Donna ultime novità da Damiano per il 2017

C'è ancora confusione sulle pensioni dei lavoratori precoci, ma come deciso dall'incontro della settimana scorsa, per il Governo saranno precoci coloro che hanno lavorato almeno 12 mesi prima del compimento dei 19 anni di età. Alla quota 41 però, potrà accedere solo una platea ristretta di persone, e nei prossimi giorni si dovrà fare chiarezza su quali saranno i lavori gravosi che avranno diritto a questa pensione anticipata. Cesare Damiano stesso annuncia che un incontro avverrà questa settimana per " individuare i cosiddetti lavori gravosi che si affiancheranno all’elenco dei lavori usuranti".

Damiano ha poi proseguito ricordando che alcune penalizzazioni sull'APE sono troppo oneroseeche vadefinita l'ottava salvaguardia per gli esodati.

parole anche per la proroga al regime sperimentale dell'Opzione Donna, Damiano ha spiegato che bisogna "Definireil problema di Opzione Donna, facendo il consuntivo delle risorse fin qui utilizzate, al fine di proseguire nella sperimentazione”.

Perequazione Pensioni e ultime notizie, cosa cambia nei prossimi anni?

A margine segnaliamo anche un nuovo impegno preso dal Governo, che ha deciso di reintrodurre la perequazione per importi superiori a 3 volte il trattamento minimo, attualmente bloccati dalla scorsa riforma.

Per due anni ancora tutto resterà come ora, ma poi dal 2019 si potrebbe tornare al sistema di perequazione standard previsto dalla legge 388/2000, quello in vigore fino alla riforma Fornero del 2011. Dal 2019 quindi la rivalutazione degli assegnipensionistici dovrebbe cambiare (rimanendo comunque piena fino a 3 volte il minimo come ora).

Chi prenderà tra 3 e 5 volte il minimo vedrà la rivalutazione nellamisura del90%, mentre per i trattamenti che eccedono il quintuplo del minimo inps sarà del75%. Voi cosa ne pensate? Diteci la vostra e se volete aggiornamenti e ultime novità sulle pensioni nei prossimi giorni cliccate segui!