Le ultimissime novità sulla riforma pensioni 2017 e sui lavoratori precoci giungono da Tommaso Nannicini, che a proposito delle misure sulle Pensioni inserite nella legge di bilancio 2017 haespresso tutta la sua soddisfazionesui risultati raggiunti. Per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, infatti, saranno almeno 60.000 all'anno i lavoratori che usufruiranno della pensione anticipata, e nello specifico saranno ben 25.000 i lavoratori precoci che potranno godere della Quota 41. I lavoratori precoci non sono convinti di questi numeri ed oggi sono a Montecitorio per chiedere che la quota 41 venga estesa a tutti senza se e senza ma.

Novità Riforma pensioni 2017 e precoci, Nannicini soddisfatto: 60.000 all'anno in pensione prima

Secondo Tommaso Nannicini le misure previdenziali che dovrebbero vedere la luce nella prossima legge di bilancio 2017, frutto di un confronto tra Governo e parti sociali, permetteranno a moltissime persone di uscire prima dal mercato del lavoro. Rispondendo alle critiche mosse dalla Cgil, che considera ancora troppo rigidi i paletti degli anni contributivi richiesti, che da 20 sono passati a 30 per i disoccupati e 36 per gli attivi, Nannicini sottolinea che per la previdenza verranno spesi ben 7 miliardi. Quindi uno in più rispetto ai 6 miliardiin 3 anni preventivati, un bel successo. La Cgil non è completamente contraria alle misure proposte,anzi appoggia quellesui precoci, sul cumulo gratuito dei contributi, sullo stop alle penalizzazioni per i precoci post 2018.

Okanche l'aumento della 14esima, la no tax area, ma non condividel'APE, assegno pensionistico anticipato, e l'APE social, anticipo a costo zero.Eppure proprio grazie all'APE social, assegno pensionistico agevolato, secondo Nannicini ben 35.000 lavoratori potranno uscire a 63 anni dal mondo del lavoro senza decurtazione alcuna, agevolati anche i precoci, ben 25.000, dice, usciranno con la quota 41 come da loro richiesto.

Dunque per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio grazie a questa riforma pensioni 2017 si sono date risposte ai lavoratori promuovendo "equità e flessibilità, senza mettere a repentaglio i conti pubblici". Inoltre, ha aggiunto, stando alla Corte dei Conti gli interventi precedenti sulle pensioni, come la rigida Riforma Fornero, hanno consentito un cumulo di risparmi per oltre 30 miliardi l'anno, ragione per cuiben vengausarne 2,5 all'anno per aiutare chi è in condizioni di bisogno e per introdurre un elemento di flessibilitàche nulla toglieai giovani.

Pensioni precoci, ultime novità: lavoratori in piazza per la quota 41 universale

I lavoratori precoci al momento sono già in piazza Montecitorio per rivendicare i loro diritti ed hanno avuto modo attraverso un collegamento con la trasmissione 'Mi Manda Rai Tre' di confrontarsi con Tommaso Nannicini presente in studio. Roberto Occhiodoro, uno degli amministratori del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' ha ricordato a Nannicini che il problema dei "quarantunisti" non è affatto risolto, la platea di chi potrà accedere alla quota 41 è troppo ristretta. Ha poi chiesto chiarezza sui mestieri gravosi, che al momento rappresentano un indicatore certosu chi potrà accedere alla pensione dopo 41 anni di contributi senza penalità.

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha specificato che oltre ai disoccupati di lungo termine privi di ammortizzatori sociali, agli inabili al lavoro e ai famigliari che accudiscono un disabile, potranno accedere alla quota 41 quanti rientrano in nuove categorie di mestieri gravosi.Come gliinfermieri di sala operatoria, macchinisti mezzi ferroviari, bus; operai edili, maestre della scuola dell'infanzia e dell'asilo nido, coloro che guidano mezzi pesanti. Questi mestieri si aggiungono alla lista dei lavori usuranti già nota. La platea secondo i precoci resta comunque troppo ristretta e non credono che 25.000 precoci all'anno potranno accedere alla pensione, per questo manifestano in piazza oggi.