Le ultime novità sulla riforma pensioni 2017 e sulle pensioni precoci giungono direttamente da Nannicini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, da Proietti (Uil)e da una nota stampa CGIL.Tuttiriassumono quanto si è deciso nell'incontro di stamane tra Governo e sindacati, molti i punti ormai chiari, come l'estensione della quattordicesima e la penalità, intorno al 4,5% annuo, per l'APE volontaria, assegno pensionistico anticipato. Da definire ancora alcuni punti concernenti i lavoratori precoci e la loro richiesta di quota 41 per tutti, anche se questa possibilità sembra sempre più lontana in quanto si stanno definendo le platee che potranno usufruirne.

Non si tratterà dunque di una misura universale, la quota 41 sarà possibile per quanti appartengono a determinate categorie maggiormente disagiate. Ecco chi, stando all'incontro di oggi, potràusufruire dell'APE social, interamente a carico dello Stato, e della quota 41.

Quota 41 precoci, novità post incontro: la misura non è universale, ecco chi potrà beneficiarne

Si delinea sempre più la platea di coloro che potranno beneficiare della tanto richiesta quota 41. La misura sarà indirizzata ai precoci che hanno lavorato in regolaalmeno 12 mesi , anche non continuativi, prima del compimento del 19 anno d'età e che rientrano in particolari categorie di lavoratori. Tra queste: inabili al lavoro, disoccupati di lungo corso senza ammortizzatori sociali, impiegati in mestieri gravosi.

Per Proietti (Uil)si tratta comunque di una vittoria, in quanto dice al termine dell'incontro col Governo: "è importante che sia passato il principio che con 41 anni di contributi si possa andare in pensione”. Vero infatti che i precoci potranno accedere alla quiescenza prima del raggiungimento dei 63 anni d'età, requisito imprescindibile per l'APE e l'APE social, ma altrettanto vero che potranno accedervi solo a determinate condizioni.

Novità riforma pensioni 2017 e quota 41: paletti troppo rigidi, Cgil attacca Governo

In primis è bene specificare che potranno usufruire dell'APE agevolata, assegno pensionistico anticipato a costo zero, e alla quota 41 solo coloro che hanno un reddito sotto ai 1.350 euro lordi ed hanno versato almeno 30 anni di contributi se disoccupati e 35 se occupati ancora attivi.

Rientrano tra quest'ultimi, fa sapere Proiettial termine dell'incontro tra Governo e sindacati:le maestre, gli operai edili, alcuni tipidi infermieri,i macchinisti e gli autisti di mezzi pesanti, si amplia dunque la platea dei potenziali beneficiari della quota 41 e dell'APE social.Per la CGIL invece, il Governo non ha mantenuto le promesse "Gli anni sono36 anni se si rientra nelle categorie dei lavori gravosi, Renzi aveva detto che ne bastavano 20 per l'APE social"

In ogni caso scrive la CGIL, nella nota stampa diffusa stamane e visibile sul sito, si potrà dare un giudizio compiuto solo quando verranno mostratigli articolati, dal momento che vi sono altri elementi non ancora del tutto chiari. "Articolati che nonostante esplicita richiesta, si legge in nota,il Governo non ha inteso rendere ancora disponibili”.