Le ultime novità sulla riforma Pensioni 2017 e sui lavoratori precoci giungono da Giuliano Poletti, che ha postato sulla sua pagina ufficialeFacebook il video in cui risponde ai lavoratori circa le misure che verranno poste in essere nella prossima Legge di Bilancio. Molti i temi affrontati e ripercorsi dal Ministro del Lavoro, tra questi: l'APE, assegno pensionistico anticipato, nelle sue tre varianti, la Quota 41 per una platea ridotta di lavoratori precoci, le ricongiunzioni onerose ed altro ancora. Ecco i dettagli e gli aggiornamenti al 6 ottobre 2016 emersi dalle sue parole.

Novità pensione anticipata, parla Poletti: Ape agevolata,volontaria e per le aziende.

La misura che certamente sta facendo più discutere è l'APE, assegno pensionistico anticipato, strumento col quale il Governo ha deciso di concedere una maggioreflessibilità in uscita. Per Poletti un grande passo avanti rispetto al passato, per la prima volta l'età pensionabile scenderà a 63 anni, anzichésalire nuovamente. L'anticipo pensionistico sarà usufruibile in modalità differenti perché ci si è resi conto che i lavori non sono tutti uguali ed è giusto fare delle differenze per tutelare coloro che svolgono mansioni particolarmente gravose. L'APE, assegno pensionistico anticipato, è stato dunque proposto dal Governo in tre formulazioni differenti: Ape agevolata, volontaria eper le aziende.

Ecco in cosa differiscono. La prima, quella agevolata,sarà a costo zero per i lavoratori ed è una misura ideata per quanti si trovano in situazioni di maggiore disagio. Tra questiidisoccupati che non hanno ammortizzatori, dunque non saprebbero come fare, gli invalidi o inabili al lavoro,coloro che hanno un parente di primo grado disabile che deve essere assistito, quanti svolgono mestieri 'gravosi'. Sulla definizionedi gravosoèancora aperto, precisa Poletti,il tavolo di confronto tra Governo e sindacati.

Viè poi la variante dell' Ape imprese per quelle che hanno interesse con i loro dipendenti ad anticipare il pensionamento, in questo caso saranno le imprese a caricarsi l'onere dell'anticipo. Da ultimo resta l' Ape volontaria pensata per chi liberamente sceglie di accedere prima alla pensione, questa prevede un costo a carico del lavoratore, ma è pur sempre, ci tiene a precisare Poletti, una scelta libera.Saranno i cittadini a scegliere sevarrà o meno la pena uscire attraverso l'APE o attenderedi maturare i requisiti anagrafici imposti dall'attuale normativa Fornero.

Pensioni precoci, Poletti conferma quota 41 sì manon per tutti, problema non risolto in toto

Il tema dei precoci è stato affrontato in dettaglio dal ministro Poletti che ha confermato l'abolizione delle penalizzazioni post 2018 per quanti accederanno alla quiescenza prima dei 62 anni avendo maturato 42 anni e 10 mesi se uomini, 41 e 10 mesi se donne. La legge ad oggi prevedeva una penalizzazione legata all'età anagrafica, che il Governo abolirà completamente nella prossima legge di Bilancio.

Per quanto concerne la quota 41 invece, questa purtroppo non potrà essere una misura universale, i lavori sono tra loro diversi ed il Governo, viste le risorse ridotte, utilizzerà il criterio usato per l'APE agevolata anche per l'accesso alla quota 41.

Potranno uscire con 41 anni di contributi versati unicamente quanti sono attualmente in specifiche condizioni. Certo, dice Poletti, sono consapevole che la misura non risolve in totoproblema dei precoci, ma si può dire che si è compiuto un passaggio importante concedendola almeno ad alcuni.Per quanto concerne, invece,le ricongiunzioni onerose, rassicura, nella prossima legge di bilancioverrà eliminata l'onerosità della ricongiunzione, la pensione sarà pagata pro quota dai diversi istituti. Questa ci pare una buona soluzione, chiosa Poletti,e crediamo possa essere definitiva.

Insomma sulle pensioni anticipate e sui precoci il Governo ha finalmente svelato le proprie carte, vi ritenete soddisfatti delle misure proposte?