Mentre si attende di poter leggere il testo definitivo della legge di bilancio 2017,arrivano nuove dichiarazioni e prese di posizione dal Governo in merito alle opzioni di flessibilità previdenziale. A parlare è stato nuovamente il Sottosegretario Tommaso Nannicini, che nella giornata di ieri ha risposto alle domande di un'intervista rilasciata per il Corriere della Sera. Sulla base dei dati riportatidall'esponente del Governo, saranno circa 25milai lavoratori precoci che ogni anno potranno avere accesso alla quiescenza tramite la Quota 41, per arrivare quindi ad una platea totale di circa 50mila persone nel biennio di sperimentazione.

Mentre per quanto concerne i soggettiche potranno fruire del nuovo anticipo pensionistico tutelato (conosciuto come Ape Social), si tratta di circa 35mila persone (70mila nel biennio). Non è mancato poi un accenno al meccanismo di funzionamento dell'APE per le aziende, nel quale dovrà essere il datore di lavoro a farsi carico della futura penalizzazione. Vediamo insieme quali sono i nuovi dettagli emersi in merito alla flessibilità previdenziale all'interno del nostro nuovo articolo di approfondimento.

Riforma pensioni e LdS2017, il dettaglio sui criteri di uscita

Partiamo proprio dai lavoratori precoci, per i quali la Quota 41 si apre a patto di aver completato almeno un anno di contribuzione versando prima del 19mo anno di età.

Allo stesso tempo, il pensionando dovrà aver svolto un'attività usurante o faticosa, essere senza lavoro oppure invalido. Lo strumento consente comunque di eliminare 10 mesi per le donne ed un anno e 10 mesi per gli uomini, pertanto l'accesso per gli aventi diritto si perfezionerà raggiunti i41 anni di contribuzione. Per quanto riguarda invece le tipologie di lavori che potranno fruire della misura, il Sottosegretario Nannicini ricorda che "le platee sono state scelte usando la letteratura medica su stress e rischi correlati al lavoro.

In ogni caso sono interventi sperimentali" spiegal'esponente del Governo, alludendo al fatto che vi potranno esserein futuro ulteriori interventi migliorativi.

Pensioni anticipate e APE: i limiti sul reddito e sulla clausola di monitoraggio

Tornando invecesull'anticipo pensionistico (APE), il punto critico resta quello degli anni di lavoroutili per maturare l'opzione di quiescenza.

Si tratta di 30 anni per chi si trova senza occupazione e di 36 anni per coloro che hanno svolto lavori gravosi. Sarà possibile anche un'uscita volontaria con 20 anni di versamenti ed una penalizzazione di circa il 4,5% al mese, ma l'impianto generale del nuovo strumento di flessibilità dovrà comunque tenere conto di un "rubinetto" utile a monitorare l'aderenza alle risorse effettivamente stanziate. Infine, l'APE aziendale permetterà a "chi avrà la sfortuna di perdere il lavoro in età avanzata uno strumento in più". Mentre per evitare che le aziende ricorrano in modo indiscriminato al nuovo meccanismo di uscitasi poneil vincolo del precedente ricorso agli ammortizzatori sociali, prima di poter fruire dei nuovi benefici di legge.

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