Il Tar del Lazio ha confermato il principio dell'integrità collegiale attraverso la sentenza numero 9886 del 14 settembre scorso, accogliendo il ricorso presentato da un genitore di uno studente bocciato per numerose nonchè gravi insufficienze.
Come riporta il quotidiano 'Italia Oggi' (edizione di martedì 4 ottobre), l'organo amministrativo ha ribadito il principio della collegialità e della contemporaneità delle decisioni: dunque, tutti presenti nello scrutinio a pena di nullità. Nel caso in questione, allo scrutinio risultava l'assenza di un docente della classe e tra l'altro nessun altro collega aveva provveduto alla sostituzione.
Tar del Lazio: 'Scrutinio nullo se manca un professore', ultime notizie scuola, 4 ottobre
Secondo la normativa vigente riguardante gli organi collegiali della Scuola, il docente possiede la competenza per la valutazione degli apprendimenti dello studente in merito alla propria materia, mentre è il consiglio di classe a rappresentare l'organo competente per la valutazione periodica e finale riguardante l'apprendimento dell'alunno.
Secondo quanto contenuto nel TU, nelle scuole secondarie superiori, le competenze di valutazione spettano al consiglio di classe presieduto dal dirigente scolastico con la sola presenza dei docenti.
Nell'esercizio dell'attività di valutazione, il consiglio di classe opera come un collegio perfetto e pertanto il giudizio deve essere assistito dalla partecipazione di tutti i suoi componenti.
Consiglio di classe e docente assente: ribadito il principio dell'integrità collegiale
Secondo i giudici amministrativi, al dirigente scolastico spetta il compito di sostituire un docente (assente o comunque impossibilitato per giustificati motivi) con un collega della stessa materia: tale incarico deve avvenire tramite provvedimento scritto e dovrà essere inserito a verbale.
Resta, comunque, da sottolineare che lo stesso principio di integrità del consiglio di classe va applicato anche nel caso delle promozioni. Ovvero, se un atto amministrativo viene dichiarato invalido in seguito alla composizione irregolare del collegio, questo vale sia nel caso di una bocciatura che di una promozione: naturalmente, in quest'ultimo caso, la decisione non viene contestata per scontata carenza di interesse.