Stangata in arrivo per i 'furbetti' della legge 104, ovvero per tutti coloro che fanno uso improprio o, in ogni caso, distorto dei permessi (tre giorni al mese) e dei congedi straordinari (fino a due anni) per l'assistenza ai parenti disabili in situazione di gravità.
Il quotidiano economico 'Italia Oggi' di martedì 11 ottobre ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda il comparto Scuola.
Seppure il Miur non sia in possesso di dati ufficiali, la campagna promossa dal sottosegretario Davide Faraone contro 'i furbetti della 104' ha dipinto un quadro generale che induce alla riflessione.
Ultime news scuola, martedì 11 ottobre 2016: stangata in arrivo per i 'furbetti della 104'
Stando ai dati emersi dal monitoraggio, infatti, il 13 per cento del personale docente e Ata ha usufruito dei permessi, con un sensibile predominio da parte dei lavoratori Ata (10 per cento contro il 3 per cento). In alcune regioni, però, si supera ampiamente questa percentuale: per esempio, in Umbria, gli Ata che avrebbero usufruito del permesso sarebbero il 26%, in Sardegna il 18% dei docenti di ruolo, nel Lazio il 16% degli insegnanti e il 24% degli Ata.
In Lombardia, Toscana e Veneto, invece, si troverebbero le percentuali più basse in assoluto.
Docenti e Ata: licenziamenti e richieste di risarcimento per illegittimo utilizzo della legge 104
La magistratura ordinaria e quella contabile ha, comunque, assestato un altro duro colpo ai 'furbetti della 104' attraverso la sentenza emessa dalla Corte Suprema di Cassazione (N. 17968/2016 del 13 settembre scorso) attraverso la quale si conferma la legittimità di licenziamento per uso improprio o distorto dei permessi: nel caso in questione, il dipendente aveva utilizzato 38 ore e mezzo di permesso, secondo l'articolo 33 della legge 104, per poter frequentare le lezioni universitarie di un corso di laurea in una località differente rispetto quella di residenza della madre disabile.
In precedenza, la sentenza n. 220/2016 del 5 settembre 2016 emessa dalla Corte dei Conti della regione Toscana aveva dichiarato che il dipendente che vada a beneficiare illecitamente dei giorni di congedo straordinario per assistere parenti disabili gravi reca un evidente danno patrimoniale all’amministrazione scolastica.
Il caso in questione riguardava un collaboratore scolastico di un istituto di Grosseto, il quale dovrà provvedere al risarcimento nella misura di quanto indebitamente percepiti, con la maggiorazione degli interessi legali e dell'importo riguardante le spese processuali.