Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, è nuovamente tornata a parlare della situazione (grave) che stanno affrontando moltissime scuole in questo inizio di anno scolastico, soprattutto per quanto concerne la mancanza degli insegnanti. Il dato di fatto più evidente è che dopo oltre un mese dall'avvio delle lezioni (stiamo entrando nella terza decade del mese di ottobre) molte classi risultano ancora prive di una parte del loro corpo docente.
Ultime news scuola, 19 ottobre: Giannini 'Mancano docenti? Non mi sembra niente di patologico'
Il numero uno del Miur ne ha parlato in occasione della cerimonia inaugurale del nuovo anno accademico della Scuola Normale di Pisa. Invece, di parlare di come si risolverà la situazione, il ministro ha, ancora una volta, sottolineato come la riforma Buona Scuola abbia 'fatto 2 cose eccezionali: centomila assunti con il piano straordinario e 200mila insegnanti che hanno potuto fare domanda di mobilità straordinaria, un piano che sta dando la possibilità al quaranta per cento dei docenti di poter rientrare vicino a casa dopo diversi anni di attesa.
Stiamo parlando di numeri grandissimi. E' evidente - ha sottolineato il ministro Giannini - che ci possa essere qualche strascico, ma non mi sembra niente di patologico'.
Il quadro è sempre lo stesso: l'onorevole non ha mancato di ripetere che, tradizionalmente, le prime settimane di un nuovo anno scolastico sono complesse e questa complessità 'va messa a punto con il cacciavite in tutta Italia'.
SI attacca governo: 'Meglio tenerli nell'ignoranza, così non leggeranno i contratti vergognosi'
Critica la risposta della senatrice Alessia Petraglia che attacca il ministro affermando che questi continua a lodare la Buona Scuola, non spendendo una sola parola sulla mancanza di docenti e sul fatto che le famiglie e gli studenti abbiano sonoramente bocciato la riforma. 'Mancano gli insegnanti per le ore di studio e il governo pensa a mandare gli studenti nelle aziende - ha denunciato la senatrice a proposito dell'alternanza scuola-lavoro. 'Meglio tenerli ignoranti così non saranno in grado di leggere i vergognosi contratti che offrirà loro il mondo del lavoro, grazie ad un'altra riforma, il Jobs act.