Le ultime novità Pensioni oggi 3 ottobre si aprono con l'intervento di Giuliano Poletti che ha ribadito come nella legge di stabilità vi saranno tutti gli interventi di cui si è discusso ai tavoli con i sindacati: 6 miliardi di euro di investimenti per tre anni, una misura che allarga la platea della quattordicesima e il dispositivo APE. Nel frattempo, giungono polemiche su più fronti: la CISAL fa sapere che l'APE non può essere una soluzione, mentre i lavoratori precoci continuano a far sentire la propria voce. Infine, si segnala un intervento de Il Giornale che sottolinea come le risorse per la versione 'social' dell'APE sono risicate e non tutti potranno accedervi.

Poletti, l'APE e le ultime novità riforma pensioni oggi 3 ottobre

Le ultime novità pensioni oggi 3 ottobre mostrano soprattutto un Giuliano Poletti contento di come sta procedendo il percorso che porterà a una riforma strutturale della previdenza: la quattordicesima 'allargata' riguarda circa 1 milione di pensionati, mentre l'investimento di 6 miliardi in 3 anni non può che essere considerato un grande impegno. Nel frattempo, la CISAL fa sapere che la riforma pensioni APE non può essere condivisibile, anche perché non sono ancora chiare le procedure. Mentre arrivano conferme su alcune categorie di 'mansioni usuranti' che potranno accedere al dispositivo APE 'social' (quello 'gratis') – tra cui lavoratori edili, macchinisti, autisti, personale infermieristico e maestre d'infanzia – Il Giornale fa notare che le risorse messe in campo dal governo Renzi potrebbero non essere sufficienti per tutti coloro che potrebbero farne richiesta.

Lavoratori precoci e altri 'nodi': ultime novità pensioni oggi 3 ottobre

Ma la riforma pensioni del governo Renzi non piace anche per altri motivi. Se l'APE non convince, soprattutto per la partecipazione delle banche e per le penalizzazioni che potrebbero arrivare al 25%, anche la misura proposta per i lavoratori precoci non convince i diretti interessati.

La platea si è ridotta in maniera importante, perché a poter accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contributi potranno essere soltanto coloro che, avendo almeno 12 mesi di contribuzione prima del 19° anno d'età, sono impiegati in mansioni usuranti, sono disabili oppure in stato di disoccupazione e senza ammortizzatori sociali.

Si continua a parlare poi anche degli esodati e dell'ottava salvaguardia: le promesse sono arrivate, ma è chiaro che si attenda però l'ufficializzazione. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.