Per i disoccupati attualmente percettori di Naspi, arriva un nuovo bonus che va da 250 euro fino a 5 mila euro. Sarà dall'Anpal, la nuova agenzia del lavoro il cui portale è stato ufficialmente lanciato ieri ed è raggiungibile al seguente sito web: www.anpal.gov.it Il vaucher può oscillare da 250 a 5mila euro a seconda della difficoltà nella ricollocazione del disoccupato, e sarà incassato dal centro per l’impiego o dall’agenzia per il lavoro accreditata solo a risultato raggiunto, vale a dire alla stipula di un contratto.
Come e chi incasserà il bonus
L’incasso sarà totale in caso di sottoscrizione di un rapporto a tempo indeterminato o in apprendistato; l'importo invece sscenderà al 50% in caso di contratto a termine superiore a 6 mesi. Nelle regioni del Sud verrà premiato anche l’inserimento con un contratto da 3 a 6 mesi: in questo caso si riscuoterà un quarto del valore del voucher. Per le “spese di colloquio” verrà comunque riconosciuta una quota “fissa” di 106 euro, ma a condizione che l’operatore abbia collocato una percentuale di disoccupati superiore alla media del territorio.
Il presidente dell’Anpal, Maurizio Del Conte, affiancato dal ministro Giuliano Poletti, ha illustrato ieri, a Roma, il funzionamento del nuovo assegno di ricollocazione, «la prima misura di politica attiva a carattere nazionale», che partirà, in via sperimentale, entro Natale 2016, su una platea iniziale di 20-40mila disoccupati, percettori di Naspi da almeno 4 mesi.
Agli interessati, selezionati in modo anonimo e oggettivo, arriverà una lettera o un avviso per mail o sms; se accetteranno, dovranno iscriversi al portale Anpal (anche tramite un centro per l’impiego), scegliendo l’ente, pubblico o privato, che dovrà erogare i servizi per il lavoro.
Il programma di politica attiva durerà sei mesi, prorogabili di ulteriori sei; e in questo arco di tempo il disoccupato sarà inserito in un percorso intensivo di ricerca attiva di un impiego, affiancato da un tutor.
In funzione della sua profilazione (e quindi del livello di difficoltà di inserimento) riceverà l’assegno di ricollocazione, di entità variabile. Per esempio, una donna pugliese, diplomata, impiegata comunale a termine, avrà un voucher di 3.800 euro; in Lombardia, una laureata in scienze infermieristiche, con precedenti impieghi alle spalle presso aziende private, potrà vantare su un assegno più basso, pari a 1.700 euro.
Il bonus, inoltre, non sostituisce la Naspi, ma si aggiunge ad essa. In questo modo, il sostegno al reddito diventa finalmente un percorso verso la ricollocazione, e non più, come oggi solo un semplice parcheggio.
La somma sarà riscossa dall’ente “a risultato”: il lavoratore potrà rifiutare l’offerta di occupazione se non è congrua (in questo caso non si perde la Naspi). Se si rifiuta un’offerta congrua, scatta invece la condizionalità e si perde il diritto a ricevere l’assegno di disoccupazione.