Da settimane si parla di un concorso pubblico per una ingente immissione di personale nei tribunali italiani. Si tratta del concorso cancellieri 2016 che finalmente è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi è effettivo. Le domande scadranno il prossimo 22 dicembre e prevede ben 800 nuovi posti di lavoro. La carenza di personale e le criticità che da anni affrontano i nostri tribunali imballati dalla mole di lavoro, hanno spinto il Ministero di Giustizia a programmare le nuove assunzioni nel 2017. L’incrocio tra domanda ed offerta di lavoro, con la prima nettamente superiore alla seconda, ha prodotto solo nei primi giorni di uscita del bando, già 10mila domande.

Ecco una guida utile per candidarsi e tentare di entrare a lavorare come assistente giudiziario.

A chi si rivolge

Il cancelliere, o meglio, l’assistente giudiziario è colui che si occupa di aggiornare e catalogare gli atti, ha compiti amministrativi, tecnici, contabili e assiste il magistrato nella stesura dei verbali o nelle attività istruttorie. Il bando si rivolge a cittadini italiani, in possesso dei diritti civili e politici, senza vincoli o dispense a lavorare nelle Pubbliche Amministrazioni e senza pendenze penali in corso. Possono partecipare tutti i maggiorenni, senza limiti massimi di età, con un diploma di scuola media superiore della durata di 5 anni. In alternativa è ammesso anche un titolo di studio tra quelli che le attuali normative reputano equipollente.

La domanda

Il Concorso proviene direttamente dal Ministero di Giustizia, pertanto le domande devono essere presentate tramite la procedura telematica approntata sul sito ufficiale del Ministero. Le assunzioni sono quelle previste dalla Legge 161/2016 a cui fa riferimento proprio il Ministero di Giustizia sul sito. Entro il 22 dicembre, cioè nei canonici 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta lo scorso 22 novembre, le domande potranno essere inoltrate seguendo la procedura del sito giustizia.it dove c’è il formulario da compilare.

I candidati dovranno compilare, stampare e firmare la domanda per poi scannerizzarla ed inviarla, insieme alla copia di un documento di riconoscimento valido, secondo la procedura prevista che è l’unica ritenuta valida per la regolare partecipazione al concorso Il sistema prevede l'erogazione di una ricevuta di regolare presentazione della domanda con numero di protocollo.

La ricevuta sarà il documento da esibire quando si verrà convocati per le prime prove.

Come funzionerà il concorso

Le date e le sedi delle prove di cui consta il concorso saranno rese pubbliche successivamente, sempre tramite Gazzetta Ufficiale. Si prevede che il meccanismo selettivo partirà a febbraio 2017. Le prove previste inizialmente erano tre, delle quali 2 scritte ed una orale. Sarà necessario prevederne una preselettiva perché lo prevedeva il Bando, nel caso in cui le domande superavano 5 volte il numero dei posti messi a disposizione. Alle prove saranno ammessi i primi 3200 con punteggi più alti in graduatoria. La prova preselettiva sarà il classico test a risposta multipla di tipo logico-deduttivo, mentre le tre prove vere e proprie saranno specifiche sul diritto sia processuale che civile.

Infatti la prima prova dovrebbe riguardare il diritto processuale civile mentre la seconda quello penale. Tutte e due dovrebbero essere di 60 domande a risposta multipla, mentre nella prova orale, oltre agli argomenti dei due test scritti, si passerà sul pratico, quindi sull’ordinamento giudiziario, sui servizi di cancelleria, sull’utilizzo degli strumenti informatici e su una lingua straniera.