Come vi abbiamo anticipato nelle precedenti news, per poter dare il via al processo formativo dei docenti assoggettati all'anno di prova e formazione ( il quale risulta essere strutturato in quattro distinte fasi) occorre procedere alla redazione del Bilancio delle Competenze. Per la redazione del Bilancio occorre che il Dirigente Scolastico abbia nominato il docente tutor di riferimento: infatti, il docente neo assunto e il tutor dovranno collaborare per una corretta redazione. Cerchiamo di chiarire nel dettaglio quali sono le funzioni che dovrà assolvere il docente tutor durante tutto il percorso formativo.
Nel dettaglio le funzioni e i compiti del tutor
Ad ogni docente assoggettato all'anno di prova e formazione sarà assegnato un docente esperto ovvero il tutor (ad ogni tutor invece, possono essere assegnati al massimo tre docenti neo-assunti). A regolamentare l’assegnazione dei tutor è l’art.12 del decreto 850, il quale viene scelto dal Dirigente Scolastico su parere del collegio dei docenti. Quali sono le funzioni e i compiti del tutor? Il tutor nel suo insieme dovrà essere una guida ed un punto di riferimento durante tutto l'anno di prova. Innanzitutto, dovràaccogliere il neo-assunto nella comunità professionale; dovrà contribuire alla redazione del Bilancio delle Competenze e alla programmazione dell'attività del Peer to Peer ossia dell'osservazione di un'attività didattica, finalizzataal miglioramento delle pratiche didattiche, alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di insegnamento.
Consigliamo al tutor di curare con particolare attenzione la parte “osservativa” del neo docente, in quanto alla fine del periodo di prova e formazione egli dovrà redigere una relazione finale sull'operato del docente neoassunto. L’attività dei tutor è comunque svolta sulla base del cosiddetto patto per lo sviluppo professionale che ha l’obiettivo di offrire una formazione personalizzata. Per restare aggiornati sull'anno di prova premete il tasto segui in alto.